È un momento cruciale per lo storage a file e a oggetti in ambito enterprise. Affrontiamo questo tema con Amy Fowler, VP, FlashBlade Strategy and Solutions di Pure Storage.
“L’adozione del cloud pubblico e il più ampio passaggio verso i framework DevOps e Agile – spiega Fowler – hanno rivoluzionato il modo in cui le organizzazioni cercano di costruire, implementare e progettare applicazioni che offrano loro un vantaggio competitivo. In futuro, pressoché tutte le applicazioni moderne saranno progettate e costruite per sfruttare i data service di file e oggetti”.
Per soddisfare le esigenze dello storage a oggetti su larga scala, in passato molte aziende hanno sottoscritto offerte di object storage in cloud. Uno dei motivi è stata la difficoltà a gestire questo tipo di dati con le infrastrutture storage on-premises. “Le esigenze delle moderne applicazioni e dei dati moderni differiscono dai dati tradizionali, e come tali le organizzazioni che cercano di sfruttare i sistemi legacy non riusciranno ad accelerare la propria trasformazione digitale”.
UFFO: unificazione e gestione rapida di file e oggetti
Per aiutare i clienti a risolvere questo problema, Pure Storage propone una soluzione di Unified Fast File and Object (UFFO). “Con FlashBlade – racconta la VP, FlashBlade Strategy and Solutions di Pure Storage – abbiamo sviluppato una piattaforma storage simile al cloud che garantisce la stessa semplicità, le stesse prestazioni e lo stesso consolidamento che i clienti si aspettano nel cloud pubblico, ma nel proprio data center. Sebbene non sia l’unica soluzione UFFO disponibile, la nostra è oggi leader sul mercato”.
È sufficiente il Fast File o Fast Object storage da solo a soddisfare le esigenze delle applicazioni e dei dati moderni? “No”, risponde Fowler. “Le applicazioni moderne sono architettate nel core con concetti cloud-native. L’obiettivo finale di UFFO è quello di unificare su un’unica piattaforma l’accesso ai dati e ai data service per i workload esistenti ed emergenti, consolidando al tempo stesso i workload e offrendo prestazioni multidimensionali in modo semplificato, riducendo complessità e attriti. Il Fast File è ormai da tempo comune, ma il Fast Object è un segmento di mercato in crescita che risponde anche alle esigenze delle aziende che cercano di sfruttare l’object storage per i workload primari e tier 1 che nascono nel cloud, ma che vengono riportati al data center dei clienti per molteplici motivi, quali la sicurezza, il controllo, la sovranità dei dati e le performance”.
Un modello che garantisce innovazione continua
In che cosa si distingue l’Unified Fast File and Object di Pure Storage da quello dei competitor? “Sempre di più – risponde Amy Fowler – la vera differenziazione delle diverse proposte si baserà sulle peculiarità a livello di architettura e sull’approccio alla fornitura di UFFO ai clienti. Questo è il punto che rende FlashBlade unica e posizionata per continuare a essere leader di mercato. Una piattaforma UFFO rimane moderna nel tempo combinando il meglio dello storage tradizionale on-prem con un ‘abbonamento’ all’innovazione continua. L’ascesa dell’esperienza cloud-like significa che una piattaforma di Unified Fast File and Object deve fornire scelte di consumo flessibili e garanzie di soddisfazione. Mentre l’infrastruttura legacy comporta aggiornamenti destabilizzanti, impone un licensing “à-la-carte” per le singole funzionalità aziendali e perpetua la complessità della gestione e delle operazioni. Questi compromessi non possono coesistere in un mondo con volumi di dati moderni in rapida crescita e una maggiore necessità di UFFO. Con l’esclusivo modello di business Pure Evergreen, le organizzazioni possono garantire che FlashBlade resti sempre all’avanguardia, con continui aggiornamenti software e hardware eseguiti senza interruzioni, fornendo una vera e propria garanzia sull’investimento”.
Una tecnologia per molti casi d’uso
Quali tipologie di aziende ritenete più interessato all’UFFO? “I clienti – sostiene si stanno rendendo conto di avere più di un caso d’uso che la tecnologia UFFO può indirizzare. Il fast file può affrontare le opportunità di rapid restore a seconda dell’architettura sottostante del software di protezione dei dati. Splunk Smartstore (una funzionalità di indexing) è stato riprogettato per sfruttare un Fast Object storage, e vediamo sempre più spesso i principi di progettazione di applicazioni cloud-native che sfruttano sia il Fast file che il Fast Object. Avere entrambi sulla stessa piattaforma consente protezione degli investimenti, consolidamento e semplicità a fronte di un aumento di dati non strutturati”.
Sviluppi e go-to-market congiunti con molti partner
Qual è la strategia di go-to-market di Pure Storage nell’UFFO?
“Pure ha specialisti in File & Object che coprono tutti i principali mercati. Abbiamo Architect operativi sulla nostra roadmap di soluzioni di analytics, technical compute e rapid restore per ampliare il nostro portfolio e soddisfare le principali esigenze dei clienti. Facciamo inoltre leva su importanti partnership per costruire soluzioni congiunte e piani go-to-market su casi d’uso chiave e verticali, tra cui Cisco, Nvidia, Splunk, Vertica, Elastic, Veritas, Commvault, Cohesity, Veeam e molti altri. Pure è un’azienda che si basa al 100% sul canale con focus sui principali partner nazionali e global system integrator”.