MILANO – Secondo il 97% degli intervistati per la Global Survey 2017 di Riverbed Technology (1.000 decisori IT, operanti in 9 paesi) le infrastrutture legacy faticano a integrarsi in modo ottimale con le reti cloud e ibride. Il 92% ritiene che le strategie cloud in atto nelle aziende potranno raggiungere il loro massimo potenziale solo grazie all’implementazione di reti di nuova generazione. Ma l’adozione di reti next-gen, e in particolare delle Software-defined Wide Area Network (SD-WAN), settore in cui Riverbed ha iniziato a investire in modo significativo due anni e mezzo fa, e che dal 2016 presidia con la soluzione SteelConnect sono per il momento state dispiegate solo dal 4% delle aziende del campione. Tuttavia il 93% degli intervistati afferma che la propria organizzazione ha in programma di dotarsi di reti next-gen entro i prossimi quattro anni. Il 52% entro i prossimi due.
Who's Who
Gilles Azoulay
Perché le reti legacy non sono grandi amiche del cloud, come dimostra anche il fatto che il 93% degli interpellati per il Global Survey 2017 ha affermato di registrare, almeno una volta al mese, difficoltà cloud-related causate nello specifico dalle infrastrutture di vecchia generazione? “La digital transformation – spiega Gilles Azoulay, Regional Vice President Southern Europe di Riverbed – prevede un ruolo chiave da parte del network. Gli utenti che decidono di evolvere le reti per renderle più funzionali alla digital transformation si scontrano con la scarsa visibilità end-to-end permesse dalle infrastrutture legacy sulle applicazioni e i dati connessi via cloud”. Questa affermazione è supportata dal campione della Global Survey 2017: il 69% degli intervistati indica proprio nella natura del network legacy (monolitica e complessa da gestire) e nella mancanza di visibilità nel cloud che li caratterizza, il Tallone d’Achille dei progetti cloud aziendali.
Partita come azienda specializzata nella Wan optimization (grazie alla sua soluzione SteelHead, Riverbed è da molti anni fra i Leader nel Magic Quadrant di Gartner dedicato a questa tematica) negli ultimi anni Riverbed “ha spostato – come sottolinea Vittorio Carosone, Regional Sales Director Italia del vendor – sempre di più il proprio focus dall’infrastruttura all’utente, ossia alla user experience”. Il risultato è stato lo sviluppo di una piattaforma olistica, Riverbed SteelCentral, che include prodotti per l’End User Experience Monitoring (EUEM), l’Application Performance Management (APM) e il Network Performance Management (NPM).
Gli sforzi più recenti di Riverbed risultano incentrati sulla estensione delle funzionalità di tutti i suoi prodotti, dal supporto alle tradizionali architetture Lan e Wan tradizionali alle loro declinazioni in ottica software-defined. In parallelo sono stati stretti accordi di collaborazione con i public cloud provider (fra cui AWS e Microsoft, con Azure e le applicazioni Office 365) e con altre terze parti strategiche, come Zscaler, con la cui Cloud Security Platform le soluzioni SD-WAN di Riverbed possono oggi essere facilmente integrate.