L’ultimo nato in casa Stulz si chiama CyberAir 3 un sistema di climatizzazione di precisione che, grazie anche all’utilizzo dei compressori inverter, consente un’erogazione precisa e dinamica della potenza frigorifera. A questa si affianca la soluzione CyberRow che condivide la medesima piattaforma tecnologica di Cyber Air 3 ma è stata sviluppata specificamente per il raffreddamento dei rack e realizzata con tecnologie che consentono il controllo delle performance e dell’efficienza.
In pratica CyberAir 3 e CyberRow sono sistemi con una logica di controllo dinamico del flusso dell’aria; le strutture della piattaforma e delle macchine sono state totalmente riprogettate e tutti i componenti ottimizzati per lavorare in modo integrato.
I laboratori di ricerca di Amburgo hanno condotto degli studi approfonditi per analizzare la conduzione dell’aria al fine di rendere più efficienti i sistemi di condizionamento; in particolare, i ricercatori sono ricorsi alle simulazioni Cfd, ossia con sistemi di fluidodinamica computazionale (usati in particolare nel settore automobilistico: la progettazione esterna delle automobili tiene conto della riduzione degli ostacoli rispetto ai flussi d’aria), per analizzare e progettare i nuovi condizionatori in base ad analisi e simulazioni nell’ambito dell’aerodinamica.
I risultati hanno portato all’individuazione delle aree critiche che possono influire negativamente sulle prestazioni e sulla base di queste informazioni sono stati progettati CyberAir 3 e CyberRow.
I climatizzatori della nuova linea CyberAir, oltre che con la refrigerazione ad acqua, sono disponibili con altri tre diversi tipi di refrigeranti: R407C e R410A come standard e R134a per le alte temperature.
La novità però risiede nell’utilizzo di compressori inverter che garantiscono una modulazione continua così da ‘sopportare’ variazioni rapide della potenza frigorifera erogata; modulazioni che possono avvenire in un intervallo molto ampio, compreso tra il 30 e il 100% della potenza, con un aumento dell’efficienza rispetto a sistemi tradizionali on/off che Stulz calcola intorno al 25%. L’intelligenza sta nel fatto che il sistema produce esattamente la potenza frigorifera necessaria per dissipare il carico termico effettivamente generato dall’hardware It in base a ogni specifico momento.
I sistemi CyberAir, per il rilascio della versione 3, sono inoltre stati ottimizzati in tutte le loro componenti, in particolare il sistema Dfc, Dynamic Free Cooling, che consente alle macchine di cambiare in modo automatico le modalità di funzionamento in base al carico termico nel data center o alle condizioni atmosferiche e climatiche esterne.
Le macchine, inoltre, possono essere gestite centralmente anche da remoto dando piena visibilità sul loro stato operativo e su quello dell’ambiente in cui stanno lavorando.
In riferimento a CyberRow, che sfrutta la medesima tecnologia della linea CyberAir e i compressori inverter, la novità risiede nel fatto che l’aria per il raffreddamento dei data center viene convogliata in modo completamente nuovo, ossia lateralmente: le macchine CyberRow vengono infatti posizionate nella sala server tra i rack. Gli effetti sono: tragitto più breve dell’aria per il raffreddamento e miglior miscelazione e scambio tra aria fredda e calda. Come CyberAir, anche CyberRow è dotato di sistemi di controllo della potenza frigorifera che viene adattata al carico termico locale, evitando così sprechi energetici e di costo.