Fra i vari tipi di cloud computing, il virtual private cloud è interessante soprattutto quando le aziende necessitano di un’infrastruttura IT flessibile, performante, sicura, ma allo stesso tempo preintegrata, supportata da servizi scalabili e separata rispetto ai servizi cloud pubblici: in pratica, un data center nella nuvola, ma privato.
Un esempio di offerta di questo tipo è Virtual Private Cloud di Seeweb, che consente ai clienti di non preoccuparsi più di tanto delle problematiche infrastrutturali (delegate al fornitore) ma di focalizzarsi sugli aspetti applicativi e di data management, che sono quelli più legati al core business aziendale.
“L’offerta Virtual Private Cloud – spiega Claudia Antobenedetti, Account Manager di Seeweb – si rivolge alle aziende che ricercano elasticità e flessibilità delle risorse IT, ma allo stesso tempo desiderano un ambiente cloud privato, in grado di supportare la presenza e la protezione di una determinata quantità di dati, di eseguire al suo interno tutte le virtual machine (VM) che si desiderano e di avere supporto erogato da sistemisti del fornitore. Fino ad arrivare al classico modello chiavi in mano”.
Seeweb Virtual Private Cloud: alcuni dettagli tecnici
“Seeweb Virtual Private Cloud – aggiunge l’Account Manager del provider italiano di servizi cloud e di colocation – è un’infrastruttura basata su due nodi computazionali costituiti da processori hyper-thread di livello Xeon e da sistemi storage di ultima generazione – all-flash array e connessi in SAN (Storage Area Network) e da una security appliance VPN/Firewall che supporta tunnel Ipsec”.
Nel pacchetto base è compresa una licenza VMware vSphere ESXi Enterprise valida fino a 10 GB di RAM. In fase di configurazione e nel corso del tempo si possono aggiungere capacità di RAM (quella iniziale è di 64 GB, ma si può arrivare a 512 GB nello stesso ambiente, ndr), CPU, spazio aggiuntivo nel data store (si parte da 1 TB, ndr), e licenze software Microsoft, Red Hat, Veeam e di altri vendor. “Il billing di VPC Seeweb è su base mensile. L’uptime garantito è pari a 99,9%; in caso di mancato rispetto dell’uptime, Seeweb rimborsa il canone mensile” afferma Antobenedetti.
Quali i casi d’uso di Seeweb Virtual Private Cloud? “Uno è l’espansione del CED di un’azienda, che desidera mantenere un’infrastruttura on-premise ma sceglie di ricorrere alle risorse di un private cloud esterno quando quelle interne non sono più sufficienti. Un altro quello di un’impresa che vuole dotarsi di un data center esterno, certificato per la compliance a normative quali la GDPR. Un altro ancora, è quello di avere un sito per il disaster recovery”, conclude l’Account Manager di Seeweb.