Le priorità dell’It cambiano rapidamente, e non solo a causa di una congiuntura economica sempre più difficile che spinge a prestare ancora più attenzione alla spesa per l’It. Uno studio di Idc su Cio e altri senior manager dell’It (realizzato, va detto, nel peggior momento di recessione economica) ha rilevato un “significativo spostamento verso la riduzione dei costi piuttosto che sulla generazione dei profitti” in tutte le previsioni riferite ai data center delle aziende (A Survey of It Fundamentals: Six Quarters into the Recession, di: Anna Toncheva; IDC, luglio 2009). Ma se da una parte il management richiede di risparmiare sui costi, lo stesso management è diventato sempre più dipendente dall’infrastruttura It sia per le operazioni di routine che per quelle strategiche, al fine di ottenere un margine competitivo.
L’It deve quindi evolvere e iniziare un percorso di cambiamento che lo porti ad essere sempre più elastico e dinamico attraverso progetti di consolidamento, ottimizzazione, efficientamento senza aggiungere complessità in termini di gestione. Per discutere dell’evoluzione di questi fenomeni e capire la strategia conseguente di Microsoft, abbiamo incontrato Matteo Mille, Direttore Server & Tools Business Group, Microsoft Italia.
ZeroUno: Quali sono oggi le esigenze e le tendenze delle imprese italiane nell’utilizzo dei sistemi It?
Mille: Dal suo esordio come mera tecnologia di supporto per le operazioni di back-end, l’It si è evoluta e, nel corso degli ultimi dieci anni è diventata un fattore chiave in diversi scenari, quali la capacità di risposta alla crescente domanda dei clienti, il marketing competitivo, la reazione alle fusioni e alle acquisizioni (la velocità di integrazione garantita da un It efficiente ed efficace è un fattore competitivo differenziante), e molto altro ancora.
Contemporaneamente, ai responsabili It viene richiesto di ridurre le spese e anche di trovare nuove modalità attraverso cui aumentare la dinamicità e migliorare i tempi di risposta per reagire con più prontezza alle sempre diverse esigenze del business (e oserei dire anche “proagire”).
Diminuire i costi è sicuramente importante, ma aumentare il valore lo è altrettanto. Molti responsabili It, per far fronte alle esigenze delle proprie organizzazioni, oggi si trovano dunque di fronte a un dilemma: risparmiare sui costi o aumentare le funzionalità?
In realtà, ciò che sarebbe da ricercare è l’equilibrio tra questi due “pesi”. E i feedback che riceviamo dai nostri clienti vanno proprio in questa direzione: l’obiettivo chiave dei prossimi anni sarà la riduzione dei costi per la tecnologia. Allo stesso tempo, però, la tecnologia It è diventata un fattore concorrenziale di basilare importanza in tutti i settori. Anche conservare il margine competitivo è fondamentale in uno scenario dinamico come quello di oggi. Tutti questi obiettivi richiedono un approccio nuovo all’It e alla gestione dei data center e mettono in luce l’esigenza di automazione e ottimizzazione.
Per la sua capacità di assicurare notevoli riduzioni dei costi e di offrire una base per la realizzazione di un ambiente It più dinamico, la virtualizzazione è sicuramente uno dei progetti a sostegno di tali obiettivi. Dal nostro punto di vista, il percorso verso un It dinamico comincia proprio dalla virtualizzazione che, non a caso, è stata integrata nella piattaforma Microsoft. Tramite la virtualizzazione in ambito server (che per Microsoft prende il nome di Hyper-V, l’hypervisor integrato in Windows Server 2008 R2) e la virtualizzazione delle applicazioni lato desktop, nonché grazie alla stretta integrazione della virtualizzazione nella soluzione di gestione end-to-end, questa tecnologia è diventata parte integrante dell’ambiente It Microsoft utilizzato quotidianamente.
Il passo successivo è l’ottimizzazione del data center stesso che passa attraverso la semplificazione della gestione degli ambienti data center: dai server ai desktop ai dispositivi mobile. Creare un ambiente semplificato, tuttavia, comporta alcuni requisiti e, quindi, tecnologie a supporto di tale semplificazione quali:
* strumenti centralizzati di gestione e automazione che coprano le infrastrutture server sia fisiche che virtuali;
* console di gestione in grado di monitorare e diagnosticare i problemi su più piattaforme server;
* gestione desktop integrata e granulare;
* gestione degli accessi remoti più sicura e flessibile;
* capacità integrate per la gestione delle identità e degli accessi, utilizzate e monitorate dallo stesso gruppo di strumenti di gestione.
Requisiti a cui Microsoft risponde con le soluzioni System Center.
ZeroUno: La virtualizzazione può dunque dare delle risposte in termini di efficacia e flessibilità architetturale. Come si inserisce in una prospettiva più ampia di It Management?
Mille: Come anticipato, Microsoft considera la virtualizzazione una componente chiave di un’infrastruttura It di tipo dinamico, che significa un’infrastruttura capace di rispondere (e magari anche anticipare) alle continue nuove sfide e opportunità di business che si possono presentare. Le risorse It virtualizzate, in dettaglio, offrono quella flessibilità necessaria per introdurre rapidamente nuove capacità a seconda delle esigenze dell’azienda. Non solo, tramite la virtualizzazione è possibile migliorare la continuità di business e supportare un efficace piano di failover per il ripristino di emergenza.
La virtualizzazione è comunemente associata al semplice consolidamento dei server, ma va evidenziato che l’applicazione più diffusa di tecnologie di virtualizzazione lungo tutta l’infrastruttura It migliora nettamente il livello di efficienza, flessibilità, continuità e agilità dell’It stesso e, quindi, del supporto che può dare alla propria organizzazione.
Si inserisce nel più ampio contesto di It Management per il fatto che rappresenta uno dei tasselli attraverso i quali raggiungere lo stato di “It dinamico” e, aggiungo, “governato”.
I responsabili It hanno bisogno di funzionalità di gestione It più efficienti e integrate. In particolare, desiderano monitorare, valutare e definire le priorità delle operazioni dei sistemi It in base alle esigenze e alle metriche di business. Hanno dunque bisogno di strumenti di gestione automatizzati, che consentano di tenere traccia, in modo completo, delle prestazioni dei processi di business e siano supportati da un’infrastruttura virtualizzata. Questa esigenza richiede sistemi di gestione It che permettano di definire e valutare le dipendenze tra le prestazioni dei processi di business e le componenti dell’infrastruttura sottostante che le supportano (cioè di un livello superiore di conoscenza e controllo) e, dunque perfettamente integrabili nell’infrastruttura globale.
ZeroUno: Il contenimento dei costi It è una delle primarie esigenze delle aziende; attraverso quali soluzioni di It Management sono possibili risultati in questi termini?
Mille: I risparmi sui costi sono importanti nell’ottica del data center ottimizzato, ma gran parte della riduzione dei costi consiste nel prevenire i problemi. Nei prossimi anni, aumento del tempo di attività e affidabilità dell’infrastruttura It saranno il punto dolente per i Cio.
Entrando nel dettaglio dell’offerta Microsoft, Windows Server 2008 R2 è dotato di nuove funzioni che, per esempio, orientano gli amministratori It nelle attività di gestione e implementazione (anche con procedure consigliate), permettendo così di ottimizzare le nuove infrastrutture server e le nuove distribuzioni in maniera più veloce e semplice (e con costi minori in termini di intervento e successiva gestione).
Un altro elemento importante è la stretta integrazione con le nostre soluzioni di gestione. Le soluzioni System Center, per esempio, consentono di ridurre ulteriormente i costi dei servizi forniti dai data center mediante la gestione integrata, end-to-end, di ambienti virtuali e fisici (sia Microsoft sia di altri vendor), ottimizzando l’uso del data center in tre modi principali:
* riducendo i costi dei data center mediante l’automazione della gestione delle risorse e dei server;
* ottimizzando l’infrastruttura del data center mediante la gestione virtuale e fisica integrata;
* offrendo maggiore semplicità mediante funzionalità di gestione integrate.
ZeroUno: Se la riduzione dei costi è dunque uno dei driver principali, quali potrebbero essere, al contrario, le diffidenze nei confronti di progetti di It Management & Virtualization e come risponde Microsoft?
Mille: Una delle resistenze principali può essere legata alla diffidenza di utilizzare nuovi strumenti e dunque alla necessità di dover spendere risorse ed energie legate all’apprendimento delle nuove tecnologie, sia per la virtualizzazione sia per la gestione delle infrastrutture It.
Le nostre soluzioni sono state progettate basandosi sulla piattaforma Windows, ormai familiare a oltre il 90% degli utenti, proprio con l’obiettivo che i clienti possano utilizzare gli skill già presenti in azienda senza particolari investimenti formativi.
Una seconda criticità viene, invece, dal fatto che la virtualizzazione porta con sè un elemento di complessità legato alla gestione e utilizzo delle licenze, soprattutto al fine della Compliance (perché, ad esempio, su una stessa macchina possono essere utilizzate più istanze concorrenti del sistema operativo). Per un sistema operativo si paga una licenza, e virtualizzando, istanze dello stesso software vengono usate contemporaneamente (così per quattro istanze la tentazione sarebbe di far pagare quattro licenze).
Microsoft, in questa direzione, ha risolto la difficoltà attraverso la proposizione di forme contrattuali e licensing di prodotto semplificato che vengono delineate a seconda delle differenti necessità di virtualizzazione dei clienti.