Centrosim si difende con successo

Rivolgendosi a diverse realtà, centrosim, una delle principali società italiane di intermediazione mobiliare, deve attivare una molteplicità di connessioni con il mondo esterno. e per garantire la necessaria sicurezza informatica è stato implementato un sistema altamente integrato

Pubblicato il 07 Nov 2005

altro-logo-centrosim

Centrosim SpA (www.centrosim.it), società di intermediazione mobiliare delle Banche Popolari italiane, è stata costituita nel settembre 1991 e ha iniziato a operare sul mercato il 7 gennaio del 1992. Il suo capitale sociale ammonta a 12 milioni di euro e tra i suoi azionisti, oltre a una quarantina di Banche Popolari o delle loro Finanziarie di partecipazione, conta anche quattro organismi centrali di categoria e due Banche di credito ordinario.
Nel corso degli anni, Centrosim, dopo essersi sviluppata nel settore della negoziazione dei valori mobiliari per conto terzi in cui aveva iniziato a operare fin dalla nascita, ha man mano avviato anche altre attività. Dal 1988 è infatti autorizzata allo svolgimento di tutti i servizi di investimento, compresi quelli accessori, previsti dalla normativa per le Sim, e oggi opera oltre che nel settore della negoziazione anche in quelli del collocamento, del corporate finance, dell’amministrazione e custodia titoli, e della consulenza.
Il 2004, anche a seguito di alcune acquisizioni effettuate alla fine del 2003 che le hanno consentito di ampliare e diversificare la gamma di servizi offerti, è stato per Centrosim un anno di forte sviluppo sia per quanto riguarda in particolare la negoziazione sia il collocamento.
Il controvalore complessivo dei titoli negoziati nel corso dell’anno ha infatti raggiunto i 65 miliardi di euro (più che raddoppiando rispetto al 2003), 52 miliardi dei quali nel comparto azionario, mentre il numero dei contratti relativi a prodotti derivati ha superato gli 1,1 milioni (con una crescita di quasi tre volte).
Le sue quote di mercato sono di conseguenza sensibilmente aumentate, raggiungendo il 3,4% per le azioni, il 4,4% per i titoli a reddito fisso e il 6,6% per i ‘future’, per cui Centrosim si posiziona ormai fra le principali società di intermediazione operanti sul mercato italiano.

Il background
“Parlando delle nostre attività – esordisce

Enrico Rugo, Direttore Operations di Centrosim – bisogna dire che Centrosim ha sempre fortemente creduto nell’automazione, e questo ancora molto prima che avesse inizio il mercato telematico e la Borsa era ancora ‘gridata’. E le ragioni sono evidenti. Per poter offrire un certo tipo di servizi, oltre che di persone dotate di grande professionalità è necessario disporre anche di infrastrutture e di strumenti di lavoro raffinati e di elevata qualità. Infrastrutture e strumenti solidi, stabili, capaci e performanti, che tengano conto non solo della complessità ed eterogeneità della nostra clientela, ma anche della molteplicità delle nostre connessioni con il mondo esterno. Noi non ci rivolgiamo infatti a un’unica struttura ma a un complesso di realtà ognuna delle quali ha le sue caratteristiche, le sue logiche e le sue problematiche, che dobbiamo tenere sempre assolutamente presenti".
Per quanto riguarda, per esempio, il sistema di raccolta e di esecuzione ordini in Centrosim questi è, da una parte, collegato alle Banche clienti tramite Seceti, un centro servizi di categoria appartenente all’Icbpi (Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane) che eroga servizi finanziari fruibili dai 7.000 sportelli che ne costituiscono la rete territoriale, mentre dall’altra i servizi di front-office, i cui gateway applicativi sono invece ospitati presso la sede milanese di Centrosim, dialogano con l’Mta (Mercato Telematico Azionario), l’Mcw (Mercato Covered Warrant), il Tah (Trading After Hours), il Mercato Ristretto, l’Idem (Mercato Italiano Derivati), l’Mrf (Mercato Reddito Fisso) e l’Euromot (Mercato Telematico Eurobbligazioni) della Borsa Italiana, e con i mercati esteri tramite broker di riferimento. Inoltre, per l’esecuzione degli ordini, Centrosim si avvale dei più noti e collaudati sistemi telematici (Routing Sia, Teletrading Tas, Cooperazione) e, per gli investitori esteri, è aderente al circuito Gl-Net.
In effetti Centrosim si appoggia a Seceti anche per la parte di amministrazione e custodia titoli, per tutte le sue attività di back-office e anche per le applicazioni di front-office che supportano le tre applicazioni fondamentali di una Sim: la raccolta e la gestione degli ordini, il sistema di trading professionale per la ‘trading room’, e una soluzione integrata per il cosiddetto ‘middle-office’, vale a dire l’insieme delle attività che devono essere espletate a conclusione di una operazione prima che i suoi dati siano inviati ai sistemi di back-office per il regolamento.

Il problema e la soluzione
“Date le premesse – spiega Rugo – per Centrosim è di fondamentale importanza riuscire a far comunicare in modo sicuro i suoi sistemi con quelli del mondo esterno con i quali deve interagire per fornire i suoi servizi, e permettere alla sua rete locale di dialogare in modo altrettanto sicuro con i centri servizio remoti che supportano le sue attività. Per far questo è indispensabile poter disporre di adeguati i sistemi di anti-intrusione. Di fatto non è che non avessimo già adottato misure di questo tipo. Queste, tuttavia, essendo basate essenzialmente su componenti hardware, con l’aumentare delle nostre connessioni diventavano sempre più complesse e costose da gestire. Il problema era quindi quello di sostituirle con un sistema più omogeneo, standardizzabile, facilmente espandibile in caso di necessità, e che consentisse di ridurre i tempi di intervento da parte degli operatori.”
Tra le diverse soluzioni che Centrosim aveva preso in considerazione nella fase di prospezione del mercato, era emersa quella proposta da Stonesoft (www.stonesoft.com), una società finlandese la cui tecnologia StoneGate offre sistemi di protezione di tipo enterprise che consentono non solo di avere più firewall in diverse posizioni della rete gestiti dallo stesso management system, ma che sono in grado di integrarli con degli Ips (Intrusion Prevention System) e di collegare via Vpn (Virtual Private Network) reti private attraverso la rete pubblica, il tutto riducendo al minimo gli impatti sull’infrastruttura esistente.
“In sostanza – osserva Rugo – Stonesoft offriva tutto quello che a noi interessava, e per di più c’era anche una società di consulenza, la Sol-Tec (www.sol-tec.it), specializzata nella fornitura di soluzioni di e-business e che ci segue da anni, la quale conosceva il prodotto e quindi ci avrebbe potuto assistere nella realizzazione del progetto. Ed è stato così che abbiamo deciso di scegliere Stonesoft.”

Il progetto e la realizzazione
“Il progetto è iniziato alla fine del 2002 – ricorda Rugo – e le prime attività hanno preso il via nel febbraio del 2003. La prima fase ha riguardato il nostro sistema di raccolta degli ordini. Abbiamo dunque proceduto a fare dialogare il nostro front-office con i mercati della Borsa Italiana e con i mercati esteri. Il nodo così realizzato, nel quale sono state definite undici Dmz [acronimo usato per indicare la parte di una rete locale destinata a fornire servizi all’esterno, ndr] ciascuna delle quali è stata assegnata a un servizio particolare, è diventato il ‘Centro Stella’ interno alla nostra Lan. Questa prima realizzazione ha richiesto circa tre mesi e si è completata con il passaggio sotto StoneGate dei collegamenti tra i centri di servizio remoti e la nostra sede locale".
Nell’autunno del 2003 ha avuto inizio una seconda fase che ha impegnato Centrosim fino alla metà del 2004 e che gli ha consentito di realizzare, passando sempre da questo nodo, un accesso diretto ai mercati finanziari, agli infoprovider e a tutte le strutture esterne che dialogano con noi e che sono funzionali al nostro lavoro, broker esteri compresi. StoneGate è quindi diventato il tramite del dialogo tra il nostro sistema di raccolta ordini, sempre operante in outsourcing, e i mercati finanziari italiani ed esteri.
“L’ultima fase – conclude Rugo – che è terminata alla fine del 2004, è consistita nella sostituzione del firewall che era ancora utilizzato per la navigazione su Internet e per la posta elettronica, con un altro nodo StoneGate. Attualmente la soluzione è a pieno regime, funziona perfettamente, non ci ha mai dato problemi, e nonostante che sulla rete si stiano diffondendo sempre più fenomeni di intrusione, di spamming, di spuffing, è sempre riuscita a difenderci con successo".

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