Il Cloud Security Report 2019 si basa sui risultati di un sondaggio online, condotto da Cybersecurity Insiders, che ha coinvolto 674 professionisti della sicurezza informatica e professionisti IT, un report che si è posto l’obiettivo di avere una visione approfondita delle ultime tendenze, delle sfide chiave e delle soluzioni per la sicurezza cloud presenti in organizzazioni di diverse dimensioni attive in più settori industriali. I risultati sono stati resi noti da Check Point Software Technologies, fornitore di soluzioni di sicurezza informatica che premette che mentre i provider di cloud pubblici espandono i loro servizi di sicurezza per proteggere le loro piattaforme, i clienti sono responsabili della protezione dei loro dati e delle loro applicazioni su tali piattaforme.
In tale contesto il 54% delle organizzazioni ha dichiarato che i loro sistemi di cloud pubblico non sono stati violati, mentre il 25% non sapeva se avesse subito una violazione del cloud e il 15% ha confermato un incidente di sicurezza nel cloud.
Inoltre, è emerso che le 4 principali vulnerabilità del cloud pubblico sono identificate nell’accesso non autorizzato al cloud (42%), in interfacce non sicure (42%), nell’errata configurazione della piattaforma cloud (40%) e nel dirottamento degli account (39%).
I principali problemi di sicurezza operativi nel cloud per il 67% dei team di sicurezza riguardano una mancanza di visibilità sulla sicurezza e sulla conformità dell’infrastruttura cloud. Mentre, la definizione di policy di sicurezza coerenti in ambienti cloud e on premise e la mancanza di personale di sicurezza qualificato si classificano entrambi al terzo posto (31% ciascuno).
Ancora, il 66% degli intervistati ha dichiarato che le soluzioni di sicurezza tradizionali non funzionano affatto o forniscono solo funzionalità limitate negli ambienti cloud.
Infine, i principali ostacoli all’utilizzo del cloud pubblico citati dagli intervistati sono: la sicurezza dei dati (29%), il rischio di compromessi (28%), i problemi di conformità (26%) e la mancanza di esperienza e di personale di sicurezza qualificato (26%).
“I risultati del report – ha dichiarato Zohar Alon, Head of Cloud Product Line di Check Point Software Technologies – mostrano chiaramente che i team di sicurezza aziendale devono riconsiderare urgentemente le loro strategie di sicurezza e affrontare le carenze dei loro strumenti tradizionali per proteggere i loro ambienti cloud in continua evoluzione ed evitare violazioni. Con il 15% degli intervistati che riferiscono di aver subito un incidente negli ambienti cloud, i criminali continuano a cercare di sfruttare le vulnerabilità del cloud delle organizzazioni. Le aziende devono ottenere una visibilità completa in tutti i loro ambienti cloud pubblici, supportata dall’automazione delle policy native del cloud, dall’applicazione della conformità, dalla protezione dell’identità privilegiata e dall’analisi degli eventi, per rendere le loro implementazioni cloud più sicure e gestibili.”
A questo link è possibile scaricare il report completo.