Nelle classifiche mondiali degli attacchi alla sicurezza informatica nel 2019 l’Italia risulta settima per attacchi malware subiti e quarta per macromalware, è, inoltre, seconda in Europa per attacchi ransomware subìti e quarta per macromalware. Sono dati tratti dal report The Sprawling Reach of Complex Threats di Trend Micro Research.
Più nello specifico, nello studio si legge che in tutto il mondo tornano a crescere i ransomware, che in Italia non si erano mai fermati. Nel 2018 il nostro Paese era infatti primo per attacchi in Europa.
A livello generale Trend Micro ha rilevato nel 2019 un aumento del 10% di questo genere di attacco, nonostante una decrescita delle nuove famiglie del 57%, bloccando un totale di oltre 61 milioni di ransomware.
Il settore più colpito rimane quello della sanità, con oltre 700 organizzazioni attaccate in tutto il mondo. Un altro trend che si mantiene in costante crescita è quello delle vulnerabilità, nel 2019 la Zero Day Initiative Trend Micro ha scoperto il 171% di vulnerabilità critiche in più rispetto all’anno precedente.
Focalizzandosi in particolare sull’Italia, si legge che vi è stato riscontrato il 12,68% dei ransomware di tutto il continente. La percentuale è uguale al 2018. Al primo posto l’Italia è stata preceduta dalla Germania, segue la Francia.
Il numero totale di malware intercettati in Italia nel 2019 è di 17.120.526; le visite ai siti maligni sono state 7.915.566 e i siti maligni ospitati in Italia e bloccati sono stati 851.725.
Le minacce arrivate via mail sono state 384.376.157; i malware di online banking intercettati sono stati 4.326; il numero di app maligne scaricate nel 2019 è di 185.747 e gli attacchi Exploit Kit sono stati 4.222.
Per proteggersi dalle moderne minacce, Trend Micro raccomanda una strategia di connected threat defense che metta al sicuro i gateway, le reti, i server e gli endpoint.