Fortinet, aggiornare le competenze per fronteggiare i cybercriminali

I cybercriminali cambiano scopi e, di conseguenza, strumenti d’azione e strategie. Tutto il sistema dell’offerta di soluzioni di protezione deve quindi far fronte alle loro evoluzioni. Ma le aziende italiane hanno ancora un approccio in gran parte orientato alla security tradizionale, come rileva l’indagine svolta da The Innovation Group.

Pubblicato il 12 Feb 2015

MILANO – Fortinet, in occasione delle due tappe del suo roadshow a Milano e Roma, ha raccolto oltre 200 tra partner e clienti per fare il punto sul proprio posizionamento nel mercato della security: “L’azienda – ha sottolineato Filippo Monticelli, Country Manager, Fortinet Italia – basandosi su una proposta molto ampia di soluzioni di security, ha continuato a crescere, in particolar modo nelle grandi aziende che appartengono ai settori telco, finance, grande distribuzione, energy. Negli ultimi 12-18 mesi abbiamo quasi raddoppiato il fatturato e per il 2015 ci aspettiamo di proseguire in questo trend positivo. E il buon andamento si riflette anche sul nostro stesso incremento in termini di risorse umane, con l’inserimento di figure senior che arricchiscono il bagaglio di conoscenze interno”.

Filippo Monticelli, Country Manager, Fortinet Italia

E proprio quello delle competenze è un tema sul quale l’azienda sta puntando in modo particolare, sia internamente sia per quanto riguarda il canale. Nei giorni scorsi (8-12 gennaio), a bordo di una nave di crociera che ha navigato dalla Florida ad Haiti, si è svolta la Global Partner Conference 2015 dove sono state dettate nuove regole per il percorso di certificazione: “Nulla di stravolgente nella strategia, ma non semplice nella sua attuazione”, ha precisato Monticelli, che ha proseguito: “Il nostro obiettivo è infatti quello di mantenere adeguati alle necessità il know how dei nostri partner affinché poi trasferiscano cultura sul mercato, ma si parla di sicurezza, bisogna infatti tener presente che vi sono molteplici soluzioni nate per rispondere a minacce specifiche sempre più evolute e quindi ci si deve aggiornare costantemente”.
Attualmente, secondo una ricerca di The Innovation Group, la maggior parte degli attacchi hanno cause legate al cybercrime o a motivazioni politiche. Secondo Elena Vaciago, Research Manager di The Innovation Group, è necessario aggiornare la propria visione sulla base di scenari sempre più complessi: analizzando tutti i rischi possibili, le vulnerabilità e anche le conseguenze. “Avere un approccio risk-based alla cybersecurity – ha spiegato Vaciago – vuol dire essere in grado di assegnare una rilevanza contestualizzata a qualsiasi attacco. Bisogna avere una visione completa del business (coordinandosi con tutte le funzioni interne, con uno sguardo anche alla supply chain) e coinvolgere il senior management, analizzando gli impatti economici di una eventuale crisi. Il nostro studio rileva che nelle imprese vi è ancora un approccio troppo legato al passato; un focus molto orientato alla gestione del day-by-day e un ricorso eccessivo a figure esterne in situazioni di difficoltà. Inoltre, le aziende sono poco preparate ad attività tese a identificare le cause degli incidenti; vi sono, per esempio, realtà che non svolgono attività di application security; d’altra parte, tutti i nuovi ambiti della mobility, dell’utilizzo di social media e dei servizi cloud richiederebbero maggiore attenzione, soprattutto per quanto riguarda gli utilizzi personali”.
Fortinet si sta attivando proprio in questi ambiti, soprattutto guardando alle soluzioni per il cloud e per l’orchestrazione e il management delle soluzioni di sicurezza nel loro complesso.

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