Più di un miliardo di ransomware nel mondo nel 2016, parola di Trend Micro

L’Italia continua a distinguersi rispetto agli altri Paesi come nazione particolarmente colpita dai cyber attacchi, che comunque rappresentano un fenomeno che riguarda tutto il mondo con una perdita complessiva di circa un miliardo di dollari. Tra le curiosità rilevate dall’azienda: l’aumento a tre cifre delle vulnerabilità Apple

Pubblicato il 10 Mar 2017

Un miliardo di ransomware ha colpito il mondo nel 2016, è quanto rilevato nel report delle minacce informatiche dal titolo “2016 Security Roundup: un anno record per le minacce alle aziende” a cura dei laboratori Trend Micro, fornitore di soluzioni di sicurezza. In particolare, il numero di famiglie ransomware l’anno scorso ha registrato una crescita del 752%, passando da 29 a 247 e il numero di ransomware che si è abbattuto su utenti, aziende e organizzazioni in tutto il mondo è stato di 1.078.091.703. A questo numero di minacce corrisponde una perdita complessiva di circa 1 miliardo di dollari.

L’Italia è stata raggiunta dal 2,4% dei ransomware che sono circolati nel mondo, a livello Emea è la più colpita con un 9,62% e supera di gran lunga nazioni come Spagna (6,74%), Germania (6,47%), Francia (5,73%) e Regno Unito (3,47%). Il numero totale di malware intercettati in Italia nel 2016 è stato di 22.104.954. L’Italia si colloca inoltre tra i Paesi con il numero maggiore di app maligne scaricate (oltre 2 milioni e mezzo nell’arco dell’anno), mentre le comunicazioni spam inviate dall’Italia nel 2016 sono state 22.550.991. Sul fronte dei problemi relativi al mondo bancario, nel 2016 sono stati 4.686 i malware di online banking che hanno colpito l’Italia e aumentano nuovamente i malware diretti ai sistemi PoS che hanno colpito l’Italia. Nel 2015 erano 25, nel 2016 sono 68.

Nel 2016 Trend Micro e la Zero Day Initiative (Zdi) hanno scoperto 765 vulnerabilità. Rispetto al 2015 le vulnerabilità Apple sono aumentate del 145% mentre i bug Microsoft sono diminuiti del 47%, l’utilizzo di nuove vulnerabilità negli exploit kit è sceso di un 71%. Questo è parzialmente dovuto agli arresti che hanno compromesso a giugno 2006 l’operatività di Angler.

Nel 2016 la Trend Micro Smart Protection Network ha bloccato più di 81 miliardi di minacce, registrando una crescita del 56% rispetto al numero di minacce disinnescate nel 2015. Nel secondo semestre del 2016 sono stati bloccati più di 3.000 attacchi al secondo e 75 miliardi di attacchi erano via mail, a dimostrazione che la posta elettronica resta il punto di accesso più utilizzato dai cybercriminali.

“Dal momento in cui le minacce si sono diversificate e sono diventate più sofisticate – ha dichiarato Ed Cabrera, chief cybersecurity officer for Trend Micro – i cyber criminali hanno spostato la loro attenzione dagli individui alle aziende, che dispongono ovviamente di risorse finanziarie maggiori. Nel 2016 abbiamo visto i cyber criminali estorcere denaro alle aziende e questo trend non è destinato a fermarsi”.

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