Kaspersky Lab, società specializzata in sicurezza informatica, ha presentato alcuni dei principali risultati che derivano dal report dell’ICS CERT dedicato all’analisi del panorama delle minacce nel mondo industriale per la seconda metà del 2018. Secondo l’analisi le attività informatiche malevole che hanno come obiettivo i computer parte dei sistemi di controllo industriale (ovvero dell’ICS, Industrial Control System) sono considerate delle cyberminacce estremamente pericolose: potrebbero, infatti, essere in grado di causare perdite materiali e anche di determinare delle interruzioni nei processi di produzione all’interno degli impianti industriali.
Nel 2018, la quota di computer ICS che è stata oggetto di attività malevole di questo tipo è aumentata, fino a raggiungere il 47,2% (in aumento rispetto al 44% registrato nel 2017): un dato che indica come questo tipo di minaccia sia in fase di crescita.
“Nonostante le comuni convinzioni, la principale fonte di minaccia per i computer del mondo industriale non è rappresentata dagli attacchi mirati, bensì da malware distribuiti in modo massivo, che sono in grado di penetrare nei sistemi industriali in modo accidentale, attraverso Internet, tramite supporti removibili come le chiavette USB o attraverso le email. Questi attacchi trovano un esito positivo spesso a causa di un atteggiamento poco attento nei confronti della cybersecurity hygiene da parte dei dipendenti. Questo significa che si potrebbe lavorare sulla prevenzione semplicemente attraverso una corretta politica di formazione e di sensibilizzazione del personale. Sarebbe molto più facile agire in questa direzione piuttosto che cercare di fermare determinati autori di minacce”, ha commentato Kirill Kruglov, Security Researcher dell’ICS CERT di Kaspersky Lab.
Nel report dedicato all’evoluzione del panorama delle minacce nel mondo industriale, grazie all’analisi dei computer ICS sui quali le soluzioni Kaspersky Lab hanno bloccato attività informatiche, è stato possibile stilare una classifica dei paesi più colpiti: in ordine troviamo il Vietnam (70,09%), l’Algeria (69,91%) e la Tunisia (64,57%). Tra i paesi meno colpiti, invece, l’Irlanda (11,7%), la Svizzera (14,9%) e la Danimarca (15,2%).
Ecco qualche suggerimento stilato dall’ICS CERT di Kaspersky:
- Fare aggiornamenti regolari dei propri sistemi operativi e dei software applicativi su tutti i sistemi che fanno parte della rete industriale di un’azienda.
- Applicare le correzioni ai problemi di sicurezza ai PLC (Programmable Logic Controller), alle RTU (Remote Terminal Unit) e alle risorse di rete utilizzate nei sistemi di controllo industriale (se possibile).
- Limitare il traffico della rete sulle porte e i protocolli utilizzati sui router edge e all’interno delle reti OT dell’organizzazione.
- Fare delle verifiche sugli accessi ai componenti ICS nella rete industriale dell’azienda e ai suoi confini.
- Implementare soluzioni di protezione dedicate agli endpoint su server ICS, workstation e dispositivi HMI
- Assicurarsi che le soluzioni di sicurezza siano aggiornate e che siano abilitate tutte le tecnologie raccomandate dai vendor per la protezione dagli attacchi mirati.
- Fornire formazione dedicata e supporto ai propri dipendenti, così come ai partner e ai fornitori che hanno accesso ad una determinata rete industriale.
- Utilizzare soluzioni per il monitoraggio del traffico di rete ICS, per l’analisi e per la detection in modo da assicurare una protezione migliore da attacchi potenzialmente pericolosi che potrebbero coinvolgere i processi tecnologici e le principali risorse aziendali.