I dati sono sempre più preziosi per le aziende e questo rende strategica la protezione della loro confidenzialità, integrità e disponibilità (triade CIA). Aumentando il valore dei dati, infatti, crescono anche le minacce, che vanno dagli attacchi informatici ai rischi di violazioni involontarie. L’obiettivo di questa guida è fornire una visione d’insieme sul tema ed evidenziare i pilastri essenziali per la protezione della privacy in un mondo sempre più connesso e online.
I rischi per la sicurezza dei dati aziendali nell’era digitale
Ogni giorno, i dati sono esposti a rischi concreti. Il pensiero va subito agli attacchi informatici, che effettivamente minacciano la confidenzialità e l’integrità delle informazioni critiche, causando il noto fenomeno del data breach.
Lo stesso effetto può essere però determinato da errori e leggerezze: basta fornire le proprie credenziali a chi non avrebbe diritto, inviare una mail sbagliando il destinatario o configurare male un sistema per scavalcare il perimetro aziendale e divulgare dati sensibili senza autorizzazione. L’espansione del lavoro ibrido e l’uso di svariati dispositivi ha moltiplicato le vulnerabilità.
Le normative sulla privacy: GDPR e altre leggi a tutela dei dati
Diversi impianti normativi impongono comportamenti a tutela dei dati aziendali, in particolare per la confidenzialità, l’integrità e l’accessibilità degli stessi. In materia di privacy, e quindi di confidenzialità, il punto di riferimento è il GDPR, che impone regole rigorose sulla raccolta, il trattamento, il consenso e la segnalazione delle violazioni.
Esistono però altre leggi che tutelano non solo la privacy, ma anche l’integrità e la disponibilità dei dati: ad esempio la Direttiva NIS 2 richiede misure di sicurezza per prevenire incidenti informatici, il Sarbanes-Oxley Act (SOX) statunitense obbliga le aziende a implementare controlli per garantire l’accuratezza delle informazioni finanziarie, per non parlare delle molteplici normative di settore come HIPAA per la sanità americana e PCI-DSS per le transazioni finanziarie.
Le minacce alla privacy online delle aziende
Le minacce alla privacy online sono in costante crescita e spingono le organizzazioni a migliorare le proprie difese per proteggere i dati sensibili. Come anticipato, tra le principali troviamo i malware, gli attacchi informatici, il social engineering e le vulnerabilità causate da errori umani o negligenza.
Malware e attacchi informatici
I malware diventano col tempo sempre di più, ma soprattutto sono sempre più sofisticati e insidiosi. Ransomware, trojan e virus di diversa natura possono infiltrarsi nei sistemi aziendali attraverso allegati infetti, email o siti web compromessi, bloccando l’accesso ai dati o rubandoli (data breach, il cui costo medio è di 4,88 milioni di dollari), con gravi conseguenze economiche e reputazionali.
Social engineering e phishing
Sono tecniche pensate per ingannare i dipendenti e indurli a fornire informazioni riservate o ad eseguire azioni pericolose (click su un link, ma anche un bonifico). Questi attacchi sfruttano la debolezza umana e la scarsa consapevolezza dei rischi di sicurezza. Si combattono principalmente con percorsi mirati di security awareness.
Errori umani e negligenza
L’errore umano è una causa primaria di data breach. Una password debole, l’uso improprio di dispositivi personali o la mancata applicazione di aggiornamenti software possono aprire le porte a sottrazione di dati, blocco dei sistemi e violazioni della privacy.
Come proteggere i dati aziendali online
La protezione dei dati aziendali richiede un approccio strategico e multilivello, poiché i dati oggi sono distribuiti in vari ambienti, dai server locali ai servizi cloud. Gli strumenti di data protection sono fondamentali, ma lo è ancor di più una strategia che consideri i diversi livelli di criticità dei dati stessi e le normative specifiche a cui sono soggetti.
Antivirus e firewall
Antivirus e firewall sono strumenti essenziali per la protezione dei dati aziendali, ciascuno con un proprio ruolo. L’antivirus rileva e isola il software dannoso, come virus e ransomware, mentre il firewall agisce come una barriera tra la rete aziendale e l’esterno, monitorando e filtrando il traffico per consentire solo connessioni legittime. L’evoluzione dei firewall e il loro aggiornamento all’era del cloud permette alle aziende di mantenere una solida postura di sicurezza a prescindere da dove risiedano i dati e le applicazioni.
Crittografia dei dati
La crittografia garantisce la confidenzialità delle informazioni sensibili. Crittografare i dati sia in transito che at-rest rende estremamente complesso accedervi in modo non autorizzato, anche in caso di violazione.
Backup regolari
I backup sono una misura solida di data protection. Essi garantiscono che, in caso di attacco o di guasto, i dati possano essere recuperati senza perdite significative. Anche in questo caso, occorre sviluppare una strategia coerente con la quantità, la tipologia di dati e i requisiti di compliance.
Aggiornamenti software
Mantenere sistemi operativi e applicazioni costantemente aggiornati è fondamentale per prevenire danni limitando al minimo le vulnerabilità sfruttabili dagli attaccanti. L’implementazione di patch tempestive riduce i rischi di attacchi che potrebbero compromettere la sicurezza aziendale.
La gestione degli accessi
La gestione degli accessi ai sistemi IT è un pilastro di ogni strategia di sicurezza e di protezione dei dati. Anche in questo caso, conta al massimo lo sviluppo di una strategia che definisca chiaramente i privilegi di accesso per ogni ruolo all’interno dell’organizzazione. A questo punto, è necessario implementare strumenti efficaci per gestire e monitorare gli accessi, come le soluzioni di Identity and Access Management (IAM).
Controllo degli accessi basato sui ruoli
È uno dei pilastri della data protection e si fonda sull’assegnazione di diritti di accesso specifici in base alle funzioni lavorative degli utenti. Implementandola, le aziende riducono nettamente il rischio di esposizione accidentale o intenzionale dei propri dati.
Autenticazione a due fattori
L’autenticazione a due fattori (2FA) è un ulteriore strato di sicurezza per la gestione degli accessi ed è obbligatoria in determinati settori e contesti (come quello finanziario). 2FA si basa sulla richiesta agli utenti di due forme di identificazione, come una password e un codice o una notifica inviata a un dispositivo mobile.
Formazione e sensibilizzazione dei dipendenti
Buona parte degli incidenti informatici si origina da un errore o da un comportamento a rischio da parte degli utenti dei sistemi informativi aziendali. La formazione e sensibilizzazione dei dipendenti alla cybersicurezza sono quindi fondamentali per trasformarli da anello debole dalla catena della sicurezza a prima (invalicabile) fortezza a difesa dei dati aziendali. Investire in programmi di security awareness è fondamentale per qualsiasi azienda moderna.
Educazione ai rischi online
La consapevolezza dei rischi è essenziale per riconoscere e affrontare le minacce informatiche. Attraverso corsi di formazione e workshop, i dipendenti possono apprendere come identificare phishing, malware e altre tecniche di attacco, sviluppando comportamenti virtuosi e un po’ di sana diffidenza con cui sventare attacchi di social engineering.
Procedure per la segnalazione di incidenti informatici
Al di là del dettato normativo, ogni azienda deve definire procedure chiare per la segnalazione di incidenti informatici, così da ridurre al minimo i tempi di risposta. I dipendenti devono sapere chi contattare, quali informazioni fornire e come documentare l’incidente.
Conformità alle normative sulla privacy
La conformità alle normative sulla privacy garantisce che le aziende gestiscano e proteggano i dati personali in modo responsabile. In Europa, in particolare, il GDPR fissa requisiti chiari per le organizzazioni che trattano dati personali. La conformità, come per ogni atto normativo, è essenziale per evitare sanzioni importanti, ma anche per mantenere alta la fiducia dei clienti.
GDPR: i principi chiave e gli obblighi per le aziende
In questa sede possiamo fornire solo alcuni principi chiave del GDPR, che di per sé è una normativa molto ampia e complessa. Al centro risiedono le caratteristiche chiave per il trattamento dei dati personali, tra cui
- la liceità
- l’equità
- la trasparenza
- la minimizzazione dei dati
- la conservazione
- la responsabilità
Le aziende sono obbligate a garantire che i dati vengano trattati in modo lecito e trasparente, informando i soggetti interessati sui motivi e le modalità di trattamento. Inoltre, devono attuare misure adeguate a proteggerli e a rispettare i diritti degli individui, come quelli relativi all’accesso, alla rettifica e alla cancellazione degli stessi.
Consenso informato per il trattamento dei dati personali
Per acquisire e trattare dati personali online, le aziende devono ottenere un consenso chiaro e inequivocabile da parte degli utenti, con tanto di informazioni dettagliate su quali dati verranno raccolti, come saranno utilizzati e per quanto tempo saranno conservati. Il consenso deve essere facilmente revocabile da parte degli aventi diritto.
Misure di sicurezza per la protezione dei dati personali
Come anticipato, la protezione dei dati personali richiede una strategia, dei processi e degli strumenti dedicati. Partendo da questi, le misure includono la crittografia dei dati, i sistemi IAM, misure di protezione di rete e di rilevamento proattivo delle minacce, oltre al ruolo chiave della formazione dei dipendenti.
L’importanza di una strategia completa per la privacy online
Adottare una strategia completa per la privacy online è fondamentale per le aziende che desiderano proteggere i dati dei clienti e rispettare le normative.
La strategia parte dalla consapevolezza dei rischi legati alla privacy online e di tutte le norme che la disciplinano.
Da qui è essenziale nominare figure preposte al trattamento dei dati o DPO, data Protection Officer, fissare processi compliant con la normativa e, ovviamente, dotarsi di tutti gli strumenti adatti allo scopo, dalle specifiche tecnologie alle piattaforme dedicate esplicitamente alla data protection.
Le conseguenze di una violazione dei dati aziendali
Le conseguenze di un data breach possono essere determinanti e si estendono dai danni reputazionali a significative sanzioni legali. Il GDPR, per esempio, prevede sanzioni pecuniarie fino al 2% del fatturato globale dell’azienda, ma la quantificazione economica del danno reputazionale potrebbe essere anche superiore. Le aziende potrebbero dover affrontare cause legali con clienti e fornitori e sottoporsi a una maggiore supervisione da parte delle autorità di regolamentazione.