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Sicurezza e 5G: per Zscaler il futuro per il manufacturing è “nell’”all inclusive” 

Veloce e distribuito, il nuovo modello introdotto dal 5G può costituire un’opportunità di riscatto per il manufacturing europeo. Servono però soluzioni semplici, “tutto in uno”, compresa la garanzia di una connettività di massima sicurezza

Pubblicato il 10 Lug 2023

Immagine di Lily Studio su Shutterstock

È destinato a essere più veloce ma soprattutto a rivoluzionare gli attuali modelli di connettività. Da un grande nucleo gestito dalle telco si passerà infatti a un insieme distribuito di carichi di lavoro e processi che potranno essere ovunque. Il vero aspetto disruptive del 5G richiama ciò che è avvenuto con il cloud dove, per rendere più efficaci i data center, da centralizzati sono diventati distribuiti.

Con questo attuale parallelismo tecnologico, Nathan Howe, Vice President Emerging Technologies di Zscaler, inizia a illustrare la sua idea di futuro della nuova generazione wireless. “Non siamo una telco ma questa tecnologia sta diventando sempre più importante e stiamo cercando di capire dove le aziende andranno in futuro. Sicuramente la maggior parte la sta già sperimentando” spiega, intervistato da ZeroUno durantelol Zenith Live 2023 di Berlino.

Workload distribuiti ma sicuri

Il 5G sta spostando la “vecchia” tecnologia delle telecomunicazioni in un modello distribuito in cui diventerà possibile avere pezzi di infrastruttura da ogni parte, per ottenere velocità più elevate e latenza più bassa. Ma non solo: le realtà più lungimiranti inizieranno a voler eseguire molti carichi di lavoro a livello locale, laddove ciò possa comportare vantaggi economici e di business.

“Il mondo della tecnologia è chiamato a mostrarsi in grado di distribuire questi workload, noi siamo chiamati a garantire che ciò avvenga nella massima sicurezza. Questa è la grande sfida su cui siamo impegnati. Dobbiamo capire come estendere i nostri servizi in questi spazi. In realtà la soluzione è a portata di mano, perché tutto ciò di cui abbiamo bisogno è un posto dove eseguire il processo, in cui il software a volte può avere bisogno di molto throughput” spiega Howe, guardando al futuro con pragmatismo. Infatti, cita subito due casi d’uso che, potenzialmente nell’immediato, possono permettere alla tecnologia di mettersi alla prova sul campo e imparare dai propri errori. Uno è costituito dalle fabbriche greenfield, “perché nessuno ha intenzione di sostituire i servizi esistenti, tutti wireless o basati su collegamenti di rete, ma le nuove realtà avranno subito il 5G, se non il 6G”.

L’altra area su cui Howe ha alte aspettative è quella della produzione nelle località in cui il Wi-Fi non è efficace. “Esistono molte aziende che, mentre sviluppano le nuove funzioni per il futuro, devono ripensare completamente la loro linea di produzione e costruire il greenfield che gestisce le vecchie funzioni. Vediamo molta sperimentazione interessanti, quello che servirebbe in questo momento è però una vera e propria killer app”.

R&S, retail e manufacturing i veri early adopter

Sempre guardando al futuro prossimo, o a un presente di “semina”, Howe si concentra su alcuni settori che, più prima che poi, potranno aver bisogno di un 5G sicuro e semplice. In prima fila ci sarebbero gli ecosistemi di R&S, numerosi ma purtroppo molto piccoli in termini di vendite e di consumo. Più fruttuoso potrebbe essere il mondo retail che sta già chiedendo un percorso sicuro per la connettività, “per avere punti vendita ovunque ce ne sia bisogno. La prima urgenza riguarda le transazioni al dettaglio che ormai non avvengono solo in negozio. Garantirle in sicurezza costituirebbe un vantaggio commerciale non indifferente e che viene già fortemente percepito dal settore” racconta Howe. Un simile paradigma di sicurezza vale per le micro filiali, su cui Zscaler ha lavorato con alcune banche indiane e africane, per rendere i propri servizi utilizzabili anche su un telefono con carta SIM privata.

La vera promessa, però, è rappresentata dal manufacturing, dal binomio linee di produzione e magazzini per la distribuzione, con tanto di persone armate di scanner manuali da connettere nel modo più efficiente e protetto possibile. “Questo è il settore in cui sono convinto vedremo presto degli importanti avanzamenti”.

5G sicuro “in una scatola”

Ricco di PMI, soprattutto in Italia e in Germania, il manifatturiero è un campo da gioco non privo di sfide, sia per il 5G sia per lo stesso Zscaler. “È una tecnologia ancora spesso troppo costosa per molte realtà, sia dal punto di vista dei costi che delle conoscenze. Richiede importanti reinvestimenti, ma penso sia una grande opportunità per cambiare il posizionamento di tutto l’ecosistema economico europeo. il 5G rappresenta un nuovo modo di pensare, le aziende mostrano di voler cogliere l’opportunità e chiedono di semplificare” spiega Howe.

Il mondo della tecnologia sta già fornendo delle risposte in tal senso, offrendo servizi easy-to-use ma, soprattutto, creando “scatole” che contengono tutto il necessario perché un’azienda sbarchi nell’universo 5G. Sicurezza compresa. Howe è convinto che sia proprio questa l’unica strada: “trasformare questa tecnologia in una commodity e trovare quei punti di forza su cui possiamo puntare effettivamente per convincere un’azienda innovativa a lanciarsi. Il nostro obiettivo è lavorare coi nostri partner per poterle dire: ecco la soluzione, ora la devi solo connettere”.

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