In caso di violazione dei dati le aziende europee che utilizzano tecnologie obsolete subiscono il 23% delle perdite economiche in più rispetto alle organizzazioni che aggiornano i sistemi in modo tempestivo. Per le PMI la differenza è ancora più netta, arrivando fino al 53%. È quanto emerge da un recente report di Kaspersky dal titolo How businesses can minimize the cost of a data breach.
Nello studio si sottolinea che avere in uso software datati e non aggiornati è un problema abbastanza comune tra le imprese, infatti, quasi la metà delle organizzazioni europee (44%) utilizza almeno una tecnologia obsoleta nelle proprie infrastrutture; tutti i software presentano qualche vulnerabilità ma patch e aggiornamenti regolari possono minimizzare il rischio che vengano sfruttate, per questo motivo si consiglia sempre agli utenti di installare le ultime versioni dei software non appena queste vengono rilasciate.
Nello specifico, nel caso in cui a subire una violazione dei dati sia un’impresa che utilizza tecnologia obsoleta come ad esempio sistemi operativi non aggiornati, vecchi software e dispositivi mobile non supportati, la perdita economica si attesta a €753.500 euro, il 23% in più dei costi per le aziende con tecnologie completamente aggiornate la cui perdita è di €610.000 euro. Guardando alle PMI con tecnologia obsoleta il danno economico totale è di €86.000 euro, ovvero il 53% in più rispetto ai €56.000 euro delle PMI che hanno installato tutti gli aggiornamenti necessari.
Tra le ragioni che vengono fornite per giustificare il mancato aggiornamento delle tecnologie, quella più comunemente segnalata è l’incompatibilità degli aggiornamenti con i software aziendali (46%). Questa motivazione può essere molto importante per le organizzazioni che sviluppano software internamente per soddisfare le loro esigenze o quando si utilizzano applicazioni molto specifiche con supporto limitato. Gli altri motivi segnalati appaiono più concreti: i dipendenti spesso si rifiutano di lavorare utilizzando le nuove versioni dei software (46%). In alcuni casi, le tecnologie non vengono aggiornate perché appartengono ai membri della C-suite (25%).
“Qualsiasi costo aggiuntivo può rivelarsi un problema per le aziende, soprattutto in questo periodo. La situazione economica mondiale è instabile a causa della pandemia ed è prevista una diminuzione degli investimenti nel settore IT e nella cybersecurity. Per questo motivo nel report di quest’anno “IT Security Economics” abbiamo voluto indagare come le aziende possano ridurre i danni in caso di incidenti di sicurezza informatica. Il report argomenta in modo approfondito l’importanza della questione legata ai software obsoleti. Anche se è impossibile sbarazzarsene da un giorno all’altro, esistono alcune misure da prendere per minimizzare il rischio. Le imprese non solo possono risparmiare denaro, ma possono anche evitare altre potenziali conseguenze, il che è cruciale per qualsiasi azienda”, ha commentato Sergey Martsynkyan, Head of B2B Product Marketing di Kaspersky.