F-Secure: proteggere la “vita digitale” e la privacy

La multinazionale finlandese della sicurezza ha spento le prime dieci candeline in Italia. E lo ha fatto nel pieno del lancio della nuova soluzione F-Secure Freedome, che permette un’ampia scelta di funzionalità di protezione per device multipli. Nel target, consumatori e aziende

Pubblicato il 17 Set 2014

Un quarto di secolo nel mondo. Due lustri in Italia, con una sede a Milano fondata e guidata da Miska Repo, cui è stata recentemente affidata anche la responsabilità dei mercati spagnolo e portoghese. Stiamo parlando della finlandese F-Secure, fra i nomi storici della sicurezza informatica. A spegnere le candeline dei suoi primi dieci anni è venuto nel nostro Paese il Presidente e Ceo Christian Fredrikson, approdato a F-Secure nel 2012, proveniente da Nokia, dove da ultimo è stato responsabile per le vendite globali della business unit Network Systems. Fra gli altri attuali incarichi, il numero uno di F-Secure è membro del consiglio direttivo della European Cloud Partnership (Ecp).

Christian Fredrikson, Presidente e Ceo di F-Secure

Un’azienda, F-Secure, in piena rivoluzione delle proprie politiche di marketing e comunicazione. “Anche se ciò è risultato poco visibile – spiega il Ceo – negli ultimi tempi abbiamo cambiato la nostra mission. Siamo passati dalla protezione dei pc connessi alle reti via cavo a quella delle persone, dei loro dati personali, contenuti e navigazioni attraverso tutti i device”. Il go-to-market resta invece quello basato soprattutto sui telco operator (oggi sei, in Italia, con la recente aggiunta di Telecom), che “re-brandizzano” le soluzioni, e la vendita attraverso un canale selezionato di rivenditori per le aziende e al dettaglio.

Il cambio di rotta coincide con l’avanzare dei trend di mobility, cloud e consumerization. “L’obiettivo – continua Fredrikson – è far sentire gli utenti protetti sia nella loro libertà di movimento nel mondo digitale sia nella propria privacy. Un po’ come avviene in Finlandia nella nostra vita in generale”. F-Secure persegue la conciliazione dell’attuale tendenza delle persone a cercare l’attenzione degli altri sui social media e la difesa dei dati e degli asset Ict personali. “Aziende e consumatori – sottolinea Fredrikson – devono comprendere che quella per la security è la soluzione più importante installata sui propri device. Una soluzione che deve essere strettamente integrata con i sistemi cloud implementati per poter raccogliere informazioni sulle minacce e predisporre risposte immediate, oppure per offrire nuovi servizi aggiuntivi. I software gratuiti sono dei ‘joke’”.

Governi, criminali e aziende sono le tre principali fonti di minacce alla privacy. “Snowden – afferma Fredrikson – ci ha insegnato molto” [l’ex tecnico della Cia e collaboratore della Booz Allen Hamilton – azienda di tecnologia informatica consulente della Nsa, la National Security Agency – noto per aver rivelato pubblicamente dettagli di diversi programmi di sorveglianza di massa del governo statunitense e britannico, fino ad allora tenuti segreti – ndr]. Analizzando questi threat e investendo molto in ricerca e sviluppo, “Spendiamo il 26% del fatturato”, ha ricordato il Ceo, nei mesi scorsi F-Secure ha lanciato la soluzione Freedome per i device mobili Android e Apple iOs. Da ottobre o al massimo novembre sarà disponibile anche per pc Windows e Mac. Fra le diverse funzionalità offerte, Freedome consente la crittografia delle connessioni sulle reti Wi-Fi tramite tecnologia Vpn, il blocco del tracciamento e della profilazione via web e app attraverso l’anonimizzazione delle navigazione, e l’inibizione della localizzazione dell’utente grazie al mascheramento del numero Ip utilizzato o la presentazione di una posizione diversa tramite l’adozione di un numero Ip di F-Secure selezionato da una serie di Paesi.

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