Intervista

IT security: cresce la preoccupazione, ma non gli investimenti

Filippo Monticelli, Country Manager di Fortinet Italia, illustra i risultati di una recente survey che mette in evidenza le difficoltà dei CIO nella protezione nei data center: c’è ancora molto lavoro da fare sul rinnovamento dei sistemi, restano però i limiti di budget. E non solo

Pubblicato il 16 Gen 2015

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Filippo Monticelli, Country Manager Fortinet Italia

Anche in Italia, la stragrande maggioranza dei CIO e dei CTO (93%) pensa che sia sempre più arduo mantenere la propria organizzazione protetta dagli attacchi all’IT, in uno scenario in cui la frequenza e complessità delle minacce continua a salire. Il dato è posto in evidenza da una survey condotta dalla società di ricerche Lightspeed GMI per conto di Fortinet, su oltre 1.600 decision maker aziendali del settore IT, e appartenenti ad aziende con più di 500 dipendenti.

Filippo Monticelli, Country Manager di Fortinet Italia, conferma il quadro: questa percezione è viva, specie nelle grandi aziende, anche se talvolta ciò non corrisponde a reali investimenti per migliorare la situazione dell’IT security: «Nel mondo IT italiano riscontriamo difficoltà, sui budget, sulle risorse da mobilitare, e soprattutto sulla capacità di recepire le nuove esigenze legate allo sviluppo del business».

Il core business dell’azienda resta saldamente ancorato alla piattaforma FortiGate per la sicurezza di rete, un’area in cui la crescita si mantiene significativa. Nelle organizzazioni c’è poi la necessità di soluzioni che, partendo dalla sala dati, siano in grado di rispondere ai requisiti di Application security.

Su tale versante Fortinet, sottolinea Monticelli – grazie all’integrazione, nell’architettura hardware delle proprie appliance e soluzioni, di chip ASIC specializzati e dedicati all’elaborazione e analisi del traffico – è in grado di alleviare il carico di lavoro sostenuto dalla CPU principale. E ciò, secondo l’azienda, permette di fornire soluzioni e funzionalità di application security in ambito data center caratterizzate da elevati throughput, livelli di prestazioni, e sopratutto un ottimo rapporto price/performance.

Un altro elemento di differenziazione, aggiunge Monticelli, è poi la completezza dell’offerta: «Siamo uno dei pochi vendor in grado di affrontare a 360 gradi il tema Unified Threat Management’ (UTM), indirizzando la sicurezza unificata a ogni livello, e con prodotti che spaziano dalle appliance entry-level, ai sistemi midrange, fino alle soluzioni high-end».

Nel campo della Internet of Things (IoT), Fortinet ha avviato iniziative in ambiti come l’energia, il settore retail e gli ambienti di fabbrica, dove sono ancora diffusi delicati protocolli di comunicazione industriali proprietari. Quanto al Cloud, un’altra area di intensa attività per l’azienda è quella dei ‘security services’, in cui Fortinet sta collaborando con VMware, come con altri player chiave del settore, per fornire servizi di sicurezza IT evoluti e unificati su reti fisiche e virtuali.

In Italia, resta comunque ancora molto lavoro da fare sul piano dello svecchiamento dei data center, e di molte applicazioni obsolete, non più all’altezza di proteggere contro le attuali minacce. Ma chi sta innovando di più in Italia? «Oggi stiamo lavorando soprattutto con aziende medio-grandi, ad esempio nel mondo finance e telco. Ma nei prossimi anni l’ambito small and medium business sarà quello con maggior spazio di crescita».

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