L’adozione di strumenti DevOps per accelerare lo sviluppo dei programmi mainframe si rivela un’alternativa efficace per svecchiare il data center, senza procedere alla dismissione del mainframe, con tutti gli oneri del refactoring applicativo e della migrazione dati. Alcune aziende “unicorno” stanno procedendo su questa strada, facendo da apripista.
Nonostante rientrino tra le tecnologie datate, i mainframe svolgono ancora un ruolo cruciale in applicazioni che richiedono velocità e affidabilità ad alto livello, ad esempio, nella gestione delle transazioni finanziarie.
“Abbiamo oltre 100.000 programmi per mainframe – racconta Pascal Rotilio, consulente senior presso BNP Paribas -, alcuni vecchi di 20 anni. Certe applicazioni verranno migrate, ma i mainframe sono necessari per supportare l’alto numero di transazioni giornaliere, che supera il milione“.
Gli strumenti mainframe DevOps si evolvono
Per predisporre i mainframe IBM z14 alle logiche DevOps, nel marzo 2019, la Banca ha iniziato un’opera di revisione nella distribuzione delle applicazioni e dell’infrastruttura IT aziendale. Il progetto prevede l’utilizzo delle funzionalità incluse nella piattaforma z Systems Development and Test Environment (zD&T) Enterprise Edition di IBM.
Nel dicembre 2018, allo scopo di semplificare l’adozione del DevOps per mainframe, IBM ha introdotto il pacchetto di funzionalità Z Open Development, sviluppato su una porta 2017 di Git per z/OS da Rocket Software e distribuito come aggiornamento automatico per zD&T.
Nella suite è compreso, in versione di anteprima, lo strumento Z Open Unit Test, che permette l’esecuzione automatica del testing unitario per le applicazioni batch e i sistemi di controllo delle informazioni sui clienti (Cics).
BNPP intende implementare questa funzione per i workload basati sull’Information Management System (Ims) di IBM, che la banca utilizza per l’elaborazione delle transazioni (attualmente il supporto di Z Open Unit Test per Ims è inserito nella roadmap 2019 di IBM, ma non è ancora disponibile).
I risultati dei test unitari sui processi Ims saranno visibili agli sviluppatori esterni alla banca: così sarà possibile identificare i problemi relativi agli update di un’applicazione a monte dello sviluppo, prima di entrare in produzione, con l’obiettivo di ottenere la continous integration.
Aumentano gli investimenti mainframe
Nonostante i rumors sulla fine del mainframe, gli analisti dichiarano una crescita degli investimenti nel breve periodo.
Secondo un’indagine Forrester del dicembre 2018 su un campione di 273 decisori It nordamericani, il 56% delle aziende impiega mainframe e il 46% prevede un aumento dell’utilizzo nei prossimi due anni. Nel lungo periodo, invece, la maggioranza pianifica il refactoring delle applicazioni e il distacco dal mainframe.
“I servizi finanziari – dichiara Chris Gardner, analista di Forrester – avranno bisogno dei mainframe per supportare volumi di transazioni elevati e garantire maggiore sicurezza, grazie a funzionalità come la crittografia hardware integrata. Tuttavia, non tutte le aziende manterranno i mainframe”.
L’abbandono non avverrà comunque rapidamente e la maggioranza delle aziende a avrà bisogno dell’alternativa DevOps per mainframe.
Le imprese dovrebbero comunque fare chiarezza sulle proprie strategie mainframe di lungo periodo, decidendo se conviene investire solo su alcuni strumenti DevOps o su un intero set.