L’associazione non-profit Securing Smart Cities (cui aderiscono i maggiori ricercatori di sicurezza IT e le principali aziende e organizzazioni, tra cui Kaspersky Lab, IoActive, Bastille, la Cloud Security Alliance eccetera) che si pone l’obiettivo di risolvere i problemi di sicurezza informatica esistenti e futuri delle smart cities attraverso la collaborazione tra aziende, governi, media, altre iniziative senza scopo di lucro e singoli individui in tutto il mondo, ha reso note alcune riflessioni in merito alla sicurezza e alla privacy relative al 5G con uno sguardo ai principali rischi del nuovo standard per la comunicazione mobile.
Il 5G è noto come la quinta generazione della telefonia mobile cellulare. Si tratta di reti cellulari digitali in cui l’area di servizio coperta dai provider è suddivisa in piccole aree geografiche chiamate celle. Entro il 2025, il volume di dati trasferiti in tutto il mondo raggiungerà i 175 zettabytes (1 zettabyte equivale a 1 miliardo di terabyte) rispetto ai 1.2 zettabyte trasmessi nel 2010, lo stesso anno in cui il 4G veniva distribuito per la prima volta a livello globale.
Il 5G fornisce, quindi, un’infrastruttura mobile a banda larga necessaria per un mondo fatto di oggetti connessi e città più intelligenti. Si prevede che sarà 100 volte più veloce dell’attuale sistema 4G, con una latenza fino a 25 volte inferiore. È possibile supportare fino a un milione di dispositivi nell’arco di un chilometro quadrato, una capacità 1.000 volte maggiore di quella attualmente possibile. Si prevede che questo nuovo standard di tecnologia, diventerà parte integrante dell’architettura di base della guida autonoma, della realtà virtuale, dell’Internet of Things (IoT), delle telechirurgie e di numerosi altri dispositivi e servizi connessi.
Secondo gli esperti di Securing Smart Cities, i principali rischi legati al 5G che necessitano ulteriori analisi sono:
- i punti deboli del protocollo e sfruttamento della vulnerabilità su larga scala per cui occorre un meccanismo di risposta alle sfide per autenticare e salvaguardare i sistemi sulla rete 5G;
- attacchi DDoS: attacchi che si basano sullo sfruttamento delle risorse di calcolo ed elaborazione oltre che sull’emulazione di una grande rete di macchine client attraverso un gran numero di sistemi infetti;
- minacce legate al Bring Your Own Device (BYOD), attraverso l’uso di dispositivi personali smart in un contesto lavorativo e professionale;
- terrorismo, spionaggio o sabotaggio finanziato dallo Stato;
- infrastrutture critiche e sicurezza pubblica.
“La rivoluzione delle telecomunicazioni 5G è imminente. Sarà in grado di supportare un maggior numero di dispositivi collegati in rete e di aumentare considerevolmente la velocità per gli utenti. Servirà come base per molte tecnologie futuristiche. Tuttavia, le preoccupazioni in materia di sicurezza per il 5G sono inevitabili. Si tratta di una tecnologia in continua evoluzione costruita sulla base dell’infrastruttura precedente, dalla quale erediterà inevitabilmente vulnerabilità e configurazioni errate. I governi e i leader del settore dovrebbero unire i loro sforzi per promuovere progetti di tecnologia 5G affidabili e sicuri che miglioreranno i servizi ma garantiranno anche una buona qualità di vita per i cittadini delle smart city” ha commentato il Dr. Amin Hasbini, Head of Research Center, GReAT Middle East Turkey and Africa di Kaspersky.