Pollari: “Le guerre del futuro si combatteranno con le tastiere dei computer”

Parola dell’ex direttore del Sismi, ospite speciale dell’Ict Security Day 2008. Record di presenze, soprattutto di rappresentanti delle forze dell’ordine, sempre più interessati a capire  chi sono e come si comportano oggi la cybercriminali. Annunciata l’istituzione di un Master in Sicurezza Informatica e Computer Forensics all’Università di Teramo

Pubblicato il 30 Ott 2008

Successo superiore alle attese, con oltre 600 presenze, per l’ultima edizione dell’ Ict Security Day. Un risultato spiegabile anche con la presenza del Generale di Corpo d’Armata Nicolò Pollari, ex direttore del Sismi e oggi consigliere di stato, che difficilmente interviene a eventi e si lascia intervistare dai giornalisti.
La giornata è stata organizzata da Antonio Teti, docente dell’Università di Chieti-Pescara e presidente onorario della Società italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche (Sisit), un’associazione no-profit costituita da professionisti e accademici impegnati a costruire uno spazio libero e aperto per il confronto e la crescita delle conoscenze nel campo dell’Ict. Un altro patrocinio è giunto dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo, all’interno della quale, è stato annunciato nel corso dell’Ict Security Day 2008, è stato istituito un Master sulla Sicurezza Informatica e Computer Forensics.
Nel suo intervento che è stato definito una vera e propria “lectio magistrali”, il Generale Pollari ha illustrato il cambiamento del ruolo assunto dalle informazioni nella vita dell’uomo e nello sviluppo della società mondiale negli ultimi decessi. Dopo aver confermato che i sistemi informatici svolgono una funzione ormai vitale per tutte le organizzazioni, l’ex direttore del Sismi ha affermato che “bisogna avere il coraggio di prendere atto dei cambiamenti, ma vanno anche adottate contromisure nel settore della diffusione dei dati informatici su Internet. La guerra del futuro non sarà combattuta con le bombe, ma dalle tastiere dei computer”.
Consistente la presenza all’evento, oltre che di esperti in sicurezza (250 le iscrizioni registrate ad appena dodici ore dall’annuncio dell’evento sulla rete), di rappresentanti di Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri ed Esercito. Del resto, tra i relatori, oltre allo stesso Teti e ad Antonio Romano, general manager di Idc Nemea e Paolo Tripodi di Ibm Italia, si sono segnalati importanti esponenti delle nostre forze di difesa e polizia. Come il Colonnello Antongiulio Di Pietro, del Reparto Sistemi C41 e Trasformazione del Ministero della Difesa, che ha parlato del ruolo degli strumenti tecnologici nelle iniziative per la difesa strategica del Paese, e quella di Marco Strano, dirigente della Polizia di Stato e presidente della International Crime Analysis Association (Iacc). La sua relazione è risultata una dei più accattivanti poiché ha trattato dell’attività di criminal profiling declinata sul Web e ha illustrato alcune tipologie di “mentalità criminali”.
In videoconferenza è intervenuto, infine, anche Andrea Pirotti, presidente dell’European Network and Information Security Agency (Enisa) che ha posto l’accento sull’importanza della diffusione delle attività di protezione dei dati in tutto il mondo e dell’apporto che ciascun Paese può dare per definire linee guida valide per tutte le nazioni coinvolte.

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