Definito il tasso di distribuzione e vulnerabilità del mondo mobile, per completare la panoramica sulla sicurezza, restano da definire i principali canali di infezione. Il download di app, soprattutto gratuite, è il principale veicolo di attacco di malware o hacking. Il rapporto tra le applicazioni comprate e scaricate gratuitamente in Italia è circa di 1 a 3 e rappresenta un indice significativo dei livelli di rischio.
Un altro dato allarmante riguarda il numero di utenti mobile che accede quotidianamente alla posta elettronica, ovvero il 60%, spesso senza alcuna protezione (figura 1).
I social network sono un’altra fonte consistente per la propagazione del mobile malware. In Italia, la quota di mobile user che si connette quotidianamente ai social media supera il 25%: l’utilizzo anytime e anywhere garantito dai device aumenta le occasioni di accesso e fa aumentare la probabilità di rischio. Nel nostro Paese più del 60% degli utenti che impiega lo stesso smartphone nel privato e sul lavoro, lo utilizza anche per accedere ai social media, con il risultato di una pericolosa esposizione alle minacce.