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AI e nuove frequenze: Nokia e NTT DoCoMo assieme per un 6G a prova di metaverso

Intelligenza artificiale e spettro sub-terahertz potrebbero scrivere il futuro prossimo del 6G, mettendone meglio a fuoco i vantaggi. È ciò che contano avvenga Nokia e NTT DoCoMo annunciando due grandi novità tecnologiche sviluppate congiuntamente.

Pubblicato il 28 Feb 2023

https://trello.com/c/CQpNxcno/6067-6534-abbnews-nokia-docomo-2-tech-6g

Dagli anni Novanta hanno iniziato a collaborare, per sviluppare congiuntamente le tecnologie chiave per la futura generazione di reti. Ai tempi si trattava del 3G, oggi Nokia e NTT DoCoMo lo stanno continuando a fare ma con il 6G. L’obiettivo principale è quello di contribuire alla sua standardizzazione e commercializzazione globale, irrobustendone la posizione anche all’interno dei piani con cui i governi si muovono nello scacchiere internazionale. Una mission ambiziosa, data la ritrosia tecnologica e concettuale di alcune realtà. Una mission da attuare trasformando idee in implementazioni, lasciando parlare i fatti.

È proprio questa la strategia all’origine del recente annuncio di due nuovi importanti passi avanti nel 6G, da parte di queste aziende pioniere. Due veri e propri balzi nel futuro che riguardano l’intelligenza artificiale e lo spettro di frequenze. Oltre ad avere forti impatti sull’attuale adozione di questa rete, confermano quello che per molti era già un piacevole sospetto: il 6G non si baserà solo sulle tecnologie e sui sistemi esistenti, ma amplierà e trasformerà ciò che una rete può fare.

AI e ML per un’adattabilità nello spazio e nell’immediato

La prima tappa tecnologica annunciata a due voci riguarda l’implementazione di AI e ML nell’interfaccia radio aerea. Con un 6G capace di apprendere, si acquisisce la possibilità di trasmettere dati in modo efficiente in molti scenari diversi. In una fabbrica, per esempio, esistono vincoli ed esigenze particolari, differenti da quelli di una smart city. La rete, di caso in caso, diventerebbe in grado di adattarsi tempestivamente al caso d’uso, e anche agli imprevisti che in ogni ambiente possono verificarsi.

Questa implementazione è stata attuata abbinando una forma d’onda appresa basata sull’AI, in un trasmettitore con un ricevitore basato su ML. Il risultato è un‘interfaccia aerea di apprendimento, in grado di ridurre significativamente l’overhead di segnalazione, producendo un miglioramento fino al 30% del throughput. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla flessibilità generale della rete, un punto di forza in ogni settore, oggi, essenziale per potersi dire competitivi

Nuovo spettro, nuove applicazioni mobile 6G-based

La robusta collaborazione in nome del futuro prossimo del 6G riguarda anche l’utilizzo del nuovo spettro sub-terahertz (100GHz e oltre). All’origine vi è una spinta esplorativa coraggiosa, nata dal desiderio di far aumentare drasticamente la capacità della rete. Coraggiosa perché si tratta di una fetta di spettro che finora era stata “scartata” per via delle sue caratteristiche di propagazione. Oggi, grazie a nuove tecniche come il beamforming, Nokia e NTT DoCoMo la stanno riscattando, mostrando come possa invece prestarsi al rilevamento radio ad alta precisione. Si tratta di un’altra nuova futura caratteristica del 6G, fondamentale perché in grado di supportare quei casi d’uso futuri più intensivi di larghezza di banda. Nella proof-of-concept alla base dell’annuncio, si parla già di una connessione a 25 Gbps su un singolo flusso 256QAM su una frequenza portante di 144 GHz. Numeri che possono essere “ben giocati” da chi oggi sta scommettendo sul futuro del 6G, con il risultato di un miglioramento complessivo delle sue capacità, a beneficio di aziende e privati.

Entrambe le novità tecnologiche sul 6G oggi sono custodite in forma di proof of concept presso i Nokia Bell Labs di Stoccarda, in Germania. Il loro esordio pubblico ufficiale è previsto al Mobile World Congress di Barcellona, in scena dal 27 febbraio al 2 marzo. Il loro reale e diffuso sviluppo, aprirà a nuove esperienze immersive di metaverso e realtà estesa (XR) e a una nuova generazione di applicazioni mobili. Due strade che molti stanno esplorando e su cui alcuni stanno anche investendo, da diversi settori, per amplificare ed estendere il proprio business.

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