Se si guarda entrambi al futuro, e alla futura generazione di reti wireless, i km di distanza non contano. Ciò che importa è la visione, vale a dire la direzione che si vuole intraprendere e la voglia di collaborare. È questo il messaggio emerso dal 2023 EU-Taiwan 6G SNS Joint Workshop svoltosi a fine maggio presso il Taipei International Convention Center. Un appuntamento concreto e allo stesso tempo visionario, che ha attirato oltre 130 partecipanti da più di 20 Paesi, sia online che in loco. Un’occasione per il Dipartimento di Tecnologia Industriale (DoIT) del Ministero degli Affari Economici (MoEA) e la DG CONNECT dell’Unione Europea di incontrarsi lungo una strada che stanno entrambi percorrendo con decisione e grinta.
Un MoU per trasformare la collaborazione in strategia
Con la sua maggiore efficienza dello spettro e le sue capacità IoT, la tecnologia 6G offre enormi opportunità di business all’economia digitale globale. Da questo punto di partenza, quasi ormai ovvio, è nata l’idea (meno ovvia) di stipulare un accordo ufficiale di collaborazione. L’incontro è così diventato lo scenario della firma di un Memorandum of Understanding (MoU) tra la 6G Smart Networks and Services Industry Association (6G-IA) e la Taiwan Association of Information and Communication Standards (TAICS). Alla base dell’intesa c’è la reciproca volontà di scambiare informazioni e stabilire una partnership di cooperazione nel campo dei futuri sistemi e reti di comunicazione 6G, in vista di un rafforzamento della collaborazione tra Taiwan e l’UE nella ricerca e nello sviluppo tecnologico 6G.
In preparazione all’arrivo dell’era 6G, il TAICS sta partecipando attivamente alla standardizzazione globale e alla ricerca tecnologica, costituendo quindi un alleato importante per l’UE in questo promettente settore. L’accordo, fresco di firma, rappresenta quindi un passo importante perché è giunta l’ora di mettere una marcia in più alla cooperazione Taiwan-UE. A livello lavorativo, è già stata attivamente avviata negli scorsi mesi, infatti, ma ora le sfide attuali richiedono un dialogo strategico tra funzionari governativi di alto livello, per garantire progressi effettivi.
Un passo autonomo globale per una UE più sovrana
L’orizzonte disegnato durante l’evento è quello di una ricerca collaborativa internazionale e di un lavoro a quattro mani, da condurre a stretto contatto con partner di peso internazionali. Lato Taiwan, molte sono le aziende che hanno mostrato un interesse attivo per il 6G, come Chunghwa Telecom, Pegatron, Compal, Auden, LITEON, Askey, Alpha, Keysight, YTTEK, Industrial Technology Research Institute (ITRI), Institute for Information Industry (III), National Taiwan University, National Taipei University e altri. Sarà il TAICS, secondo quanto riportato nel MoU, a guidare ora il mondo dell’industria e della ricerca anche lato UE, per stringere una serie di accordi commerciali di collaborazione.
A lungo termine, l’obiettivo è quello di sviluppare numerosi progetti di cooperazione 6G attraverso visite reciproche, organizzando congiuntamente eventi come seminari sullo sviluppo e l’applicazione della tecnologia 6G. Un modo per le industrie taiwanesi di posizionarsi all’interno dell’ecosistema 6G internazionale. L’opportunità, per l’Europa, di interfacciarsi autonomamente con un importante ecosistema economico diverso da quello USA.