Al di là delle polemiche, delle delusioni e delle aspettative che avvolgono ogni nuova generazione wireless, c’è una sfida importante in corso. Una sfida aperta, molto sentita e intergenerazionale. È quella relativa all’utilizzo di frequenze molto elevate per la telefonia mobile. Una delle direzioni intraprese per vincerla, prevederebbe la creazione di una maggiore larghezza di banda, sfruttando porzioni di spettro precedentemente considerate impraticabili per la telefonia mobile.
Alla scoperta di nuove bande
Un gigante come Nokia non è stato certo a guardare, ed è da tempo impegnato per far compiere un epocale passo in avanti al mondo Telco. In queste settimane ha però preso prepotentemente il palco per un annuncio importante che riguarda i subterahertz. Un’etichetta sullo spettro non ancora particolarmente nota, che molti devono ancora imparare a localizzare.
Se il 5G ha visto l’adozione della “banda media” (3,5-6 GHz) e dell’mmWave (tra i 26 e i 300 GHz) e il 6G la fascia compresa tra i 7 e i 15 GHz, Nokia starebbe ora attualmente concentrando la sua attenzione su quelle chiamate banda D e banda E. Si tratterebbe di “fette” situate tra i 60 e i 170 GHz, ovvero in mmWave. L’azienda le continua a definire “subterahertz” e le sta esplorando assieme a Keysight, azienda specializzata in test e misurazioni. Unendo le forze, gli scienziati di ambo le parti starebbero in particolare collaborando allo sviluppo di tecniche di caratterizzazione per testare i componenti attivi sub-THz, come amplificatori, mixer e convertitori di frequenza. Il loro principale obiettivo sarebbe quello di garantire che non introducano ulteriori distorsioni del segnale nei sistemi di comunicazione.
Il mondo Telco spera in una svolta
La sfida, annunciata dal palco dell’International Microwave Symposium 2023 non è affatto banale, se si conoscono le caratteristiche di queste zone di banda. Il motivo per cui infatti questo spettro non è stato usato in precedenza risiede nelle sue caratteristiche di propagazione pessime, in termini di portata e penetrazione. Il tentativo di Nokia e Keysight sarebbe quello di migliorare tale aspetto, a beneficio di tutto il mondo mobile.
Un consistente passo in avanti in questa direzione, potrebbe potenzialmente trasformare le comunicazioni umane, e non solo. Secondo gli attenti osservatori di 5G e 6G, tutto ciò potrebbe dare un senso a molti casi d’uso che poggiano su una connettività tanto attesa ma non ancora mai vista. In cima alla lista ci sarebbero la realtà aumentata e il trasporto autonomo, mondi in cui aleggia ormai dello scetticismo dopo la recente delusione del 5G.
Detto ciò, per come stanno procedendo oggi le tecnologie in ogni campo, si potrebbe dire che qualsiasi progresso tecnologico renda le frequenze più alte più adatte alla telefonia mobile deve essere considerato un passo nella giusta direzione.