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Satelliti e smartphone: Samsung li mette in comunicazione bidirezionale

Tutti si aspettavano che Samsung rispondesse all’iPhone 14 di Apple, implementando il collegamento da smartphone a satellite già sul suo Galaxy S23. L’azienda ha deciso invece di evitare un “botta e risposta” scontato. Ha preferito prendere tempo, svelando un nuovo step tecnologico non di immediato impatto per il mercato, ma significativo. Negli scorsi giorni ha annunciato un nuovo chip modem satellitare con standard 5G NTN (non-terrestrial) che consentirà la comunicazione bidirezionale tra smartphone e satelliti.

Pubblicato il 15 Mar 2023

satelliti UE

I più attenti alla competizione in corso tra i giganti della telefonia si aspettavano da tempo una mossa di Samsung. È stata annunciata qualche giorno fa, ma contro ogni previsione è più tecnologica che di business. E non è immediata. Ciò significa, nella pratica, che non vedremo nessuna novità per superare Apple implementata su Galaxy S23. Samsung si prende tempo, per lanciare la sua tecnologia, imponendo i suoi tempi ad un mercato sempre più accelerato. Anche troppo, si direbbe, per una gran parte di utenti che non si può permettere di rincorrere nuove versioni di smartphone sostenendo il ritmo con cui vengono lanciate.

Un nuovo chip modem in arrivo

Da qualche tempo, si respirava aria di novità per Samsung. Ciò che si aspettava era l’implementazione del collegamento da smartphone a satellite. I più ottimisti speravano di vederlo su Galaxy S23, come risposta ad Apple che lo ha lanciato con il suo iPhone 14. L’annuncio è arrivato, ma diverso rispetto a quanto ci si aspettava. L’azienda ha svelato un nuovo modem satellitare con standard 5G NTN (non-terrestrial). Una tecnologia innovativa che promette di abilitare la comunicazione bidirezionale tra smartphone e satelliti.

Lato utenti, con questo chip modem satellitare diventerà possibile inviare e ricevere chiamate, messaggi di testo e dati senza la necessità di una rete cellulare. Tenendo conto che la copertura non è sempre scontata, soprattutto in alcune zone del mondo, questa novità può avere un grosso impatto, sia B2B che B2C. Le prime situazioni critiche a cui si pensa, infatti, sono in montagna o nei deserti, ma vi sono molte aree remote prive di copertura in cui il nuovo chip modem sarebbe di svolta. Il pensiero, in termini di mercato B2B, va soprattutto a settori come Logistica ed Energy & Utilities, “costretti” a esplorare aree non sempre coperte. In futuro anche chi opera in ambiti quali smart car e smart mobility potrebbe vedere in questo nuovo step tecnologico molte opportunità.

Secondo quanto spiegato da Samsung, inoltre, la 5G NTN è conforme agli standard della 3rd Generation Partnership Project (3GPP Release 17). Ciò significa che funzionerà con i servizi di comunicazione tradizionali di produttori di chip, produttori di smartphone e telecomunicazioni.

Competitività sana per nuove sfide di connessione

Simulando il funzionamento del futuro chip modem satellitare, Samsung ha promesso che si andrà oltre gli SMS “stile Apple”. Sarà infatti possibile anche trasmettere foto e video in alta definizione, oltre a effettuare chiamate.

Un’altra nuova opportunità offerta dalla tecnologia “in implementazione” riguarda la localizzazione. Il nuovo chip prevederà con precisione le posizioni satellitari, riducendo al minimo gli offset di frequenza causati dallo spostamento Doppler. Uno step con vantaggi immediati ma con valore anche sul medio e lungo periodo. È un progresso tecnologico che può essere visto come un avvicinamento alle reti ibride terrestri-NTN e un modo per prepararsi all’arrivo del 6G.

Un segnale che Samsung, e i suoi competitor, stanno lanciando al mercato consumer, in un periodo di crisi, causa “incertezze globali”. Un segnale anche per le aziende che possono iniziare a immaginare nuove opportunità in ottica 6G, con un atteggiamento più proattivo e concreto. Anche lato investimenti.

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