Ci sono contesti in cui la tecnologia si intreccia con le necessità quotidiane in modo deliziosamente evidente. Sono quelle che permettono di metterne in luce l’importanza e le potenzialità ma, allo stesso tempo, anche le “esigenze”. Per adottare quelle più innovative non basta l’intenzione, sempre ammesso di averla. È quindi necessario analizzare con cura i contesti che si vengono a creare, per far sì che mondo IT e mondo reale non continuino a viaggiare paralleli, senza parlarsi e senza supportarsi a vicenda.
Uno degli ambiti più interessanti da questo punto di vista, è quello che vede avvicinarsi la sicurezza, quella fisica, con la rete e la connettività.
Nuovi standard e fondi PNRR: le promesse della tecnologia
L’attenzione è sempre alta quando si tratta di sicurezza, ma in questo caso lo è più che mai, per via del momento di fermento che si registra dal punto di vista delle tecnologie, in particolare Wi-Fi 7, 5G e fibra. La prima è entrata nel suo anno, o così molti esperti sostengono, incoraggiato dal fatto che la Wi-Fi Alliance ha promesso lo standard Wi-Fi 7 entro la fine del primo trimestre del 2024. Ci si aspetta quindi a breve un balzo in avanti nel mondo wireless, con un incremento netto della velocità di trasferimento, una maggiore ottimizzazione del traffico di rete, minor latenza, maggiore efficienza e vantaggi anche sul consumo energetico. Tutto ciò, lato sicurezza, fa immaginare la possibilità di connettere un numero sempre maggiore di device come telecamere e sensori, con performance inedite.
Per 5G e fibra, “le speranze sono riposte nel PNRR e negli investimenti che questo piano prevede per ampliare la copertura su tutto il territorio italiano. Le aree a fallimento di mercato avranno la priorità e ci si aspetta generino un’aspettativa di banda da soddisfare sia lato traffico verso internet, sia all’interno di una sede stessa, che si tratti di un’impresa o di un’area abitata” spiega Luca Venturi, B2B Sales Manager di AVM Italia.
Una nuova sicurezza per turismo, PMI e retail
Da questa triade di tecnologie in evidente e vivace evoluzione, la sicurezza trae numerosi vantaggi. “Una infrastruttura performante può avere un forte impatto sulla capacità di trasmissione di tanti dati sensibili – precisa Venturi – in particolare di video ad alta definizione e provenienti da diverse telecamere contemporaneamente. È necessario che ciò avvenga in modo affidabile, assicurando qualità e velocità e garantendo che i sistemi siano sempre in funzione, con un flusso video senza interruzioni”.
Facile immaginarne i motivi e l’urgenza di poter vedere tutto ciò realizzato. Più facile ancora se lo si cala in contesti di utilizzo ordinario con cui molti nella propria vita si trovano ad avere a che fare. Quello delle strutture ricettive, per esempio. “È un settore che si deve digitalizzare per essere più appetibile e competitivo. Le piccole strutture e i B&B potranno dotarsi di sensori, automatizzare i propri servizi e integrarne nuovi che richiedono molta banda, ora disponibile – racconta Venturi – Analogamente i grandi hotel possono trarre beneficio, come anche stabilimenti balneari. Il turismo italiano ha bisogno di questa evoluzione digitale”.
Un altro settore pronto a cogliere i vantaggi di Wi-Fi 7, 5G e fibra è il manufacturing. “Le PMI potranno implementare più sensori sui propri macchinari, migliorandone l’efficienza della gestione e monitorando il consumo di materie prime. Impatterebbe molto sulla produttività” spiega Venturi. E aggiunge “si vedono buone prospettive anche in ambito retail, per ora in Germania, nelle catene di franchising e nella grande distribuzione ordinaria generale”.
Investire in tecnologie future ready, sempre e comunque
Si tratta di tre esempi che, con i vantaggi visibili mostrati, dimostrano come wireless e connettività possano trasformare interi settori. E, forse, riscattare il valore dell’ecosistema del Paese, assieme. Tutto dipende dall’approccio all’innovazione a cui si sta assistendo per questo tipo di tecnologie. L’implementazione, ma soprattutto le normative e gli accordi, non rilasciano mai certezze in merito alla roadmap che ci si può aspettare di cavalcare.
Per questo, Venturi suggerisce “un atteggiamento future ready. In questa situazione è importante dotarsi di tecnologie propedeutiche per il 5G e la fibra. Partire da ciò che si riesce a fare con tecnologie più piccole e banda limitata, ma scegliere sistemi che possono scalare e abilitare a soluzioni infrastrutturali più complesse. Per esempio, focalizzarsi su una piattaforma di sicurezza, però creando le condizioni per poter aggiungere in modo modulare anche altre tipologie di soluzioni, quando sarà opportuno. È oggi che bisogna domandarsi cosa si vuole fare con le tecnologie abilitanti, quando arriveranno”.
Quello a cui si spera di assistere è una vera e propria inversione di trend, secondo Venturi, “perché finora in Italia i servizi Telco si sono man mano sempre più commodizzati, schiacciando il valore della filiera verso il basso, anche quello della connettività pura. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una corsa al ribasso dei prezzi che ha fortemente condizionato la sensibilità del consumatore. Oggi è necessario lavorare per invertire questo trend, cercando di far capire il valore e l’importanza connessione”.
Ultimamente, per quanto AVM può osservare, c’è una maggiore ricerca di qualità: “aumenta la consapevolezza di dover investire in ‘buona’ tecnologia, e con una filiera corta, europea, soprattutto per applicazioni più evolute” afferma Venturi. “Si parte dalla sicurezza, ma in futuro l’idea è di integrare sempre più applicazioni e protocolli aperti che permettono l’interoperabilità di più componenti di vendor diversi sul fronte della sensoristica. Il primo ambito che reputo da affrontare è quello dell’energia e della sostenibilità. Sfruttando Wi-Fi e nuovi protocolli, si avranno sempre più elementi connessi che regaleranno dati e la possibilità di monitorare meglio gli obiettivi ESG”.