News

Ecco gli strumenti usati per rafforzare il brand e aumentare il business

Secondo l’Osservatorio Piccole Imprese di GoDaddy, l’86% delle PMI usa Facebook per le attività di marketing, ma durante il lockdown il 54% delle PMI ha usato WhatsApp per promuovere i propri prodotti e comunicare con i clienti

Pubblicato il 19 Lug 2021

Osservatorio GoDaddy

Implementare innovativi strumenti di marketing e mettere a punto nuove strategie per intercettare e soddisfare le esigenze dei propri clienti. Questa è stata una delle principali necessità percepite dalle aziende durante la pandemia secondo quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Piccole Imprese di GoDaddy, l’azienda impegnata a fornire gli strumenti necessari per far crescere il business online.

Lo studio di GoDaddy, condotto dalla società di ricerca Kantar, ha preso in esame circa 5.100 piccole e medie imprese con un numero di dipendenti compreso tra 1 e 49, equamente distribuite in Italia, Germania, Francia e Spagna, con un focus particolare sulle strategie di marketing adottate dalle piccole imprese in quest’ultimo anno.

Secondo il report di GoDaddy il 62% delle piccole imprese italiane possiede un sito web, di queste il 71% svolge attività di marketing e promozione attraverso il proprio sito o i propri canali social media. Tra questi ultimi il più utilizzato è Facebook (86%), seguito da Instagram (58%), che viene utilizzato dalle PMI italiane più che dalle vicine aziende francesi (43%) e tedesche (50%). Il 36% delle piccole imprese utilizza anche LinkedIn per attività di promozione e visibilità, mentre solo il 18% usa Twitter per attività marketing, contro il record della Spagna del 31%.

Tra le piccole imprese italiane che hanno un sito web il 95% afferma che è uno strumento importante per incrementare la propria visibilità nei confronti del mercato, sintomo di come le piccole imprese abbiano capito l’importanza ed efficacia degli strumenti digitali.

L’Osservatorio GoDaddy evidenzia inoltre l’evoluzione del ruolo strategico di WhatsApp, avvenuta soprattutto durante e dopo la pandemia: il 54% delle piccole imprese italiane lo ha infatti utilizzato come canale preferenziale per rimanere in contatto con i propri clienti, alla pari con la Spagna, contro il 36% delle imprese tedesche e solo il 14% di quelle francesi.

A beneficiare di questo strumento, per aggiornare la propria clientela, promuovendo prodotti e servizi, sono state soprattutto le imprese di piccole dimensioni (da 1 a 9 dipendenti), principalmente piccoli ristoranti, negozi al dettaglio, artigiani e aziende ortofrutticole a conduzione familiare.

Secondi i dati di GoDaddy, le PMI intervistate prediligono canali di promozioni digitale per le proprie attività di marketing (48%) rispetto a quelle offline (40%), con una nicchia del 27% che predilige una forma ibrida tra online e offline. Tra le attività di promozione digitale si tratta principalmente di pubblicità sui canali social (33% dei partecipanti al sondaggio), la promozione di video online (12%) o banner pubblicitari (12%). È ancora esigua la percentuale di piccole imprese che sperimenta nuove attività di marketing digitale, solo il 7% ha infatti attivato campagne di influencer marketing e il 2% ha realizzato dei podcast.

Tra gli strumenti promozionali offline, i più utilizzati sono i volantini (18%) seguiti dagli eventi (15%) e dalla pubblicità su stampa (14%); solo il 5% delle piccole imprese ha dichiarato di fare pubblicità in TV.

Tra le aziende in Italia che ancora non possiedono un sito web, il 15% dichiara di non averlo aperto per via dei costi di gestione, tuttavia ad oggi sono diverse le soluzioni efficienti e dai costi contenuti che possono essere adottate da tutti.

Il 24% delle piccole imprese italiane utilizza strumenti di automazione per promuovere i propri prodotti, rispetto al 16% di Francia e Germania. Di queste il 53% utilizza strumenti di email marketing per rimanere in contatto con i propri clienti e inviare loro offerte e promozioni.

“In quest’ultimo anno si è vista un’accelerazione della penetrazione degli strumenti di marketing digitale nelle piccole imprese italiane, soprattutto in quei settori che prima si affidavano quasi interamente ai canali di vendita fisici, come il retail, la piccola ristorazione, i negozi di alimentari e artigianato. Come ha rivelato l’indagine, il 52% delle piccole imprese italiane utilizza il proprio sito web per promuovere i propri prodotti e servizi. Tuttavia, ci sono ancora un po’ di resistenze verso gli strumenti digitali. Per questo GoDaddy è fortemente impegnata a educare e formare gli imprenditori sulle potenzialità del digitale nel supportare il loro business quotidiano, attraverso corsi e incontro come la School of Digital, un ciclo di lezioni gratuite tenute da esperti del mondo digital per aiutare gli imprenditori a ridurre il gap di competenze” ha commentato Gianluca Stamerra, Regional Director di GoDaddy, per Italia, Spagna e Francia.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it

Tutti
Update
Keynote
Round table
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo

Articoli correlati

Articolo 1 di 4