Appena iniziato il lockdown tantissime persone, costrette a casa, hanno dovuto provvedere alle esigenze di stampa (sia quelle legate alla propria attività professionali sia quelle originate, per esempio, dalla didattica a distanza) optando per lo più per l’acquisto di piccole stampanti consumer.
Parallelamente, le aziende proiettate in una realtà nuova e decisamente inaspettata si sono viste costrette a rivedere le proprie strategie di stampa.
La situazione all’epoca del Covid
Le persone, anche per lavorare, hanno acquistato strumenti concepiti per il mondo domestico, soluzioni consumer che non rispondono alle esigenze aziendali dal punto di vista dei costi e delle prestazioni.
Allo stesso tempo, nelle organizzazioni, soprattutto nelle più grandi, i sistemi di stampa centralizzati di elevate dimensioni, progettati per rispondere alle necessità di grandi business unit (e tanto personale) dall’oggi al domani sono rimasti inutilizzati o quasi, determinando delle perdite economiche in quanto il loro TCO è giustificato solo da elevati volumi di stampa.
L’approccio di Epson rispetto alle nuove esigenze
Epson ha trasformato le proprie competenze per rispondere alle nuove necessità aziendali e, oltre ad aver innovato la propria offerta, si sta impegnando a portarla agli utenti forte di competenze nuove.
“Epson – ha dichiarato Riccardo Scalambra, corporate sales manager di Epson Italia – si è evoluta per integrare negli ambienti aziendali dispositivi che rispondano alle necessità delle organizzazioni che si andranno a configurare nel prossimo futuro. L’installazione dei nuovi device richiede infatti valutazioni sui volumi di stampa e poi una gestione diversa della fatturazione, dell’approvvigionamento dei materiali di consumo e così via. A fronte delle nuove situazioni lavorative, si dovranno elaborare progetti personalizzati, creare nuovi modelli di stampa distribuita, più convenienti e capaci di assicurare economie di scala”.
Le nuove WorkForce Pro RIPS ed EcoTank
Per rispondere a questa nuova realtà che vedrà l’affermazione del remote working anche nella fase del rientro in azienda, Epson ha rivisto la propria gamma di sistemi WorkForce Pro RIPS (Replaceable Ink Pack System), che assicurano elevata produttività e minimi fermi macchina, al fine di consentire agli utenti di mantenere il modello di stampa centralizzata ma a costi più competitivi. Sono, tra l’altro, soluzioni progettate dal vendor per ridurre i rifiuti e avere quindi un occhio di riguardo per l’ambiente.
Tali scelte si collocano in una filosofia più ampia di sostenibilità che vede Epson preferire da tempo la tecnologia ink jet alla laser: secondo stime comunicate dalla stessa Epson, se in Italia le aziende sostituissero le loro stampanti laser con prodotti inkjet, il risparmio energetico ammonterebbe a 231,5 milioni di kWh (pari a un costo di 33,2 milioni di euro), con i quali si potrebbero alimentare oltre 154.000 auto elettriche per un anno intero, mentre la diminuzione di CO2 sarebbe pari a oltre 75 milioni di Kg, equivalenti al volume assorbito da quasi 3,5 milioni di alberi. I dati a livello europeo sarebbero ancora più eclatanti: con un risparmio aggiuntivo di oltre 1,8 miliardi di kWh di energia all’anno, l’equivalente di circa 213 milioni di euro in termini di costi e di 636 mila tonnellate di CO2, un volume pari alla capacità di assorbimento annua di 29 milioni di alberi.
Inoltre, grazie al software Epson Remote Service le soluzioni WorkForce Pro consentono la gestione della diagnostica da remoto promettendo più efficienza e la necessità di un minor numero di interventi. Più nello specifico, le nuove macchine di questa famiglia sono WF-C879R e WF-C878R.
Epson ha inoltre introdotto due nuovi modelli della linea EcoTank, prodotti caratterizzati da prestazioni business ma dal design e dalla user experience consumer e che usano serbatori ricaricabili per l’inchiostro, il che, nell’ottica di un utilizzo domestico, facilita notevolmente la gestione dei consumabili e dei rifiuti a essi connessi.
Le novità sono: ET-M1170 e ET-M2170, stampanti monocromatiche inkjet e quindi, per loro natura, veloci, efficienti dal punto di vista e con una vita media elevata. Questi sistemi sono caratterizzati da capienti serbatori ricaricabili e, già in dotazione, hanno flaconi di consumabile che consentono una lunga autonomia, fino a 11mila pagine a seconda dei modelli.