I dati sono al centro di ogni organizzazione e devono essere protetti, recuperabili e sicuri. Essi vengono generati più rapidamente che mai, dall’edge al cloud. Di conseguenza, le organizzazioni devono modernizzare la protezione per contrastare rapidamente minacce alla sicurezza come il ransomware. Ma non solo: devono salvaguardarsi dalle calamità naturali e dai guasti hardware, affrontando al contempo la sfida di ridurre gli obiettivi di recovery-point e recovery-time, nonché di semplificare le operazioni e allineare efficacemente le risorse al loro uso effettivo.
L’approccio tradizionale alla sicurezza, su questo fronte, non è più adeguato perché è rimasto invariato nel corso degli anni: ovvero, copiare i dati modificati negli ambienti di produzione e archiviarne la copia in un’altra posizione secondaria, durante le ore non di punta. Al contrario, il ripristino journal-based con tecnologia di protezione dati continua aiuta le organizzazioni a riprendersi istantaneamente dagli attacchi ransomware riportando i dati allo stato originale di pochi secondi prima dell’attacco.
Questo white paper, fornito da HPE, illustra la soluzione più evoluta per proteggere, recuperare e mettere in sicurezza le informazioni aziendali. Leggendolo, scoprirete cosa fare per:
- riprendersi istantaneamente dagli attacchi ransomware riportando i dati allo stato originale di pochi secondi prima dell’attacco
- eliminare la complessità della protezione dei dati e delle applicazioni su scala, consentendo alle risorse IT di concentrarsi sulle priorità aziendali
- mantenere la continuità operativa in qualsiasi scenario critico, compresi disastri naturali, guasti hardware, errori umani e interruzioni
- proteggere i carichi di lavoro on premise e in cloud in modo semplice ed efficiente
- abilitare una protezione uniforme attraverso un’unica console SaaS