Oggi, di fatto, la maggior parte delle organizzazioni utilizza un mix di approcci cloud, edge, colocation e hosting gestito insieme ai data center locali, perché i sistemi legacy svolgono ancora un ruolo importante nell’equilibrio della governance ma soltanto il cloud garantisce i livelli di flessibilità necessari per supportare le dinamiche operative attuali.
Avere all’interno dei data center mix eterogenei di macchine, dunque, non significa che non si possa preservare e capitalizzare l’infrastruttura esistente, applicando nuovi approcci a favore di una modernizzazione in chiave sia tattica che strategica. L’hybrid cloud include diversi tipi di distribuzione dell’IT – data center fisico, cloud privato e cloud pubblico – e rappresenta quindi la soluzione che permette di capitalizzare l’installato e modernizzare le infrastrutture.
Questo white paper, realizzato da NetworkDigital 360 in collaborazione con Uno Informatica, spiega come bilanciare infrastrutture on premise e servizi in cloud nell’hybrid cloud per mantenere il controllo e terziarizzare la complessità. Oltre a conoscere due casi di successo significativi, potrete capire più nel dettaglio:
- l’importanza delle infrastrutture legacy e gli indubbi vantaggi
- on premise versus cloud: le funzionalità e le differenze
- come implementare il giusto mix per coniugare presente e futuro
- perché il paradigma ibrido è la miglior soluzione per la sicurezza
- in che modo la pianificazione delle risorse deve essere continua
- l’importanza e i vantaggi del capacity planning