I Big Data rappresentano ormai una risorsa fondamentale per il business e in azienda cresce il numero di impiegati chiamati a prendere decisioni basate sui dati. La maggior parte degli utenti aziendali, però, non è propenso a utilizzare nuovi strumenti di Business Intelligence, ma preferirebbe contare su soluzioni in grado di fornire risposte più immediate e facilmente accessibili. Dashboard standalone e interfacce di reporting poco chiare o frammentarie, pertanto, non soddisfano le esigenze degli utenti moderni che si aspettano di generare report con un’esperienza fluida e veloce.

Oggi, infatti, esiste un’app praticamente per ogni azione o servizio e gli utenti digitali sono abituati ad avere letteralmente a portata di mano tutte le informazioni di cui hanno bisogno. In questo scenario, dunque, invece di offrire una dashboard standalone di business intelligence per l’analisi dei dati, la nuova tendenza è quella incorporare le Analytics in applicazioni aziendali che sono già utilizzate ogni giorno dal personale.

Questo white paper, fornito da Tibco, spiega come incorporare le Analytics all’interno di una applicazione nativa per gli utenti finali. Continuando a leggere scoprirete:

• qual è il metodo giusto da applicare per ottenere l’interfaccia di Analytics desiderata
• quando occorre acquistare una soluzione di Business Intelligence
• come fornire Analytics best-in-class senza sacrificare le complessive prestazioni del prodotto
• cosa fare per personalizzare un eventuale strumento di BI di terze parti
• quali sono i dettagli del case study di Triumph Learning