Lo smart working è una nuova dimensione del lavoro legata a un’evoluzione tecnologica che ha cambiato (e continua a cambiare profondamente) la cultura della nostra società. La Rete è diventata l’epicentro dell’informazione, della comunicazione e della collaborazione (anche) aziendali e il Bring Your Ownd Device rappresenta ormai il driver principale del lavoro agile. Di conseguenza, cresce l’esigenza di definire le politiche di gestione rispetto alla pluralità di dispositivi fissi e mobili utilizzati delle risorse che lavorano o collaborano con le organizzazioni.
Grazie al supporto di un cloud provider affidabile, anche le PMI possono sfruttare i vantaggi dello smart working, terziarizzando tutta la complessità gestionale e avendo le migliori garanzie in termini di sicurezza e conformità normativa. Evitando di sostenere investimenti per l’acquisto di hardware e di software, si trasforma così il capex in opex. Sarà compito del fornitore, infatti, mantenere tutta l’infrastruttura necessaria a gestire e a distribuire i servizi in base alla richiesta (on demand) e con una formula pay per use.
Questo white paper, redatto da Digital360 in collaborazione con Furaco, spiega in che modo le PMI possono migliorare la produttività in un’ottica di smart working grazie al cloud. Potrete capire meglio:
- i numeri (e i vantaggi) di chi fa smart working in Italia
- quali sono le nuove sfide della governance nella gestione dei lavoratori mobili
- come e perché oggi l’architettura di riferimento alla produttività aziendale è una Virtual Desktop Infrastructure
- come liberare risorse senza perdere il controllo su dati, applicazioni e dispositivi
- cosa fare per migliorare gli aspetti relativi a sicurezza e compliance
- cos’è e quali opportunità offre lo Smart Working As a Service