Per supportare il nuovo paradigma operativo ibrido, un numero sempre maggiore di organizzazioni IT sta abbandonando il modello desktop tradizionale per passare a nuovi digital workspace più fluidi, con l’obiettivo di trovare soluzioni incentrate sulla mobility che consentano di accelerare e semplificare la distribuzione di app tradizionali e nuove a una forza lavoro che adotta continuamente nuovi tipi di dispositivi.
Molti reparti IT utilizzano al meglio l’infrastruttura VDI (Virtual Desktop Infrastructure) per la virtualizzazione dei desktop e l’host RDSH (Remote Desktop Session Host) per la virtualizzazione delle applicazioni. Questo approccio porta evidenti vantaggi, tuttavia esistono potenziali insidie che possono causare l’interruzione del deployment VDI o RDSH in qualsiasi fase, dalla pianificazione iniziale all’implementazione dei sistemi di produzione. Se non viene fatta un’attenta pianificazione per evitarle, si corre il rischio di interrompere le operation aziendali, ridurre la produttività del personale e deludere le aspettative degli utenti finali.
Questo white paper, fornito da Ad Consulting in collaborazione con VMware, spiega come evitare le nove insidie comuni correlate alla virtualizzazione di app e desktop. Proseguendo con la lettura, potrete sapere cosa fare per:
- avviare un deployment di successo e offrire un’esperienza simil-desktop
- aiutare il team del progetto a comprendere come vengono svolte le attività quotidiane
- definire correttamente i casi d’uso per la virtualizzazione di app e desktop
- comprendere al meglio i carichi di lavoro che saranno eseguiti nell’ambiente virtualizzato
- ottimizzare l’ambiente operativo standard (SOE) per VDI o RDSH
- avviare un progetto pilota con tempistiche e obiettivi ben definiti